Parsons Dance cattura lo Splendor
Era uno degli spettacoli più attesi di questa discussa edizione della Saison Culturelle. Parsons Dance non ha tradito le aspettative, portando in scena allo Splendor tutta la sua energia e la sua atleticità. Un sold out più che meritato quello della compagnia di danza americana fondata nel 1987 da David Parsons e da Howell Binkley, gruppo che sa fondere alla perfezione danza e atleticità, offrendo al pubblico coreografie semplici ma di grande effetto. L’estrema leggerezza delle coreografie si unisce alla forza fisica dei ballerini, otto in tutto, fra cui un’italiana: Elena D’Amario.
Nel 1982 David Parsons mette a punto una coreografia sorprendente per innovazione, teatralità e lavoro fisico, si tratta di ”Caught”, uno dei balletti più richiesti dal grande pubblico: una performance che consiste in una serie di difficoltà tecniche fatte con la sola illuminazione di una luce stroboscopica, la quale rende la danza meccanica e sorprendente.
Uno Splendor senza poltrone vuote e raramente cosi coinvolto, alla fine della prima lunga coreografia ha aspettato a lungo prima di far partire gli applausi scroscianti, non tanto per il solito pudore ma proprio perché rapito dalla bravura della compagnia di danza.
Oltre alla bravura dei ballerini è da sottolineare la ricerca delle musiche: da Rossini a Mozart, passando per Miles Davise Milton Nascimento, fino ad arrivare ai più moderni Cocorosie (duo statunitense indie-rock) e al gruppo sudcoreano Ahn Trio, noto per per le sue interpretazioni di brani classici, contemporanei e popolari.
La Saison Culturelle festeggiava ieri il suo Millesimo Spettacolo e quale modo migliore per festeggiarlo se non con uno Splendor sold out?
(alessandra borre)