Expo 2015, la Valle d’Aosta collabora con il Giappone
Il presidente della Regione, Augusto Rollandin e i due amministratori di ExpoVda, i consiglieri regionali Leonardo La Torre e Roberto Cognetta, hanno incontrato questa mattina a palazzo regionale Atsushi Kamijo, rappresentante del governo giapponese di Yamanashi e rettore dellUniversità Gakuin (foto). Un incontro funzionale ad una collaborazione tra le due realtà, che si svilupperà attraverso una presenza della Valle dAosta allinterno del padiglione giapponese allExpo di Milano, ma che si è già concretizzato con la presenza, in questi giorni, in alcune località turistiche della regione di operatrici di albergo giapponesi che stanno svolgendo degli stage presso strutture ricettive valdostane.
«Lincontro di oggi – spiega Leonardo La Torre è stato il preludio di un rapporto che riteniamo possa essere strutturalmente di rilievo per la nostra regione, sia nella prospettiva della presenza della Valle dAosta allExpo, sia per quanto è della possibilità di uno scambio tra Università della Valle dAosta e Yamanashi Gakuin University. Nel corso della riunione si sono quindi gettate le basi per una collaborazione che crediamo importante, visto il ruolo di Atsushi Kamijo e, soprattutto, visti i numerosi punti di contatto che possono esserci tra le due realtà regionali».
«Una sinergia quella tra la Valle dAosta e la Regione di Chubu che può generare scambi reciproci aggiunge Roberto Cognetta . La nostra presenza nel loro padiglione a Milano proseguirà infatti con la loro partecipazione alla permanente che ExpoVdA organizzerà nel corso dellesposizione milanese in Valle dAosta per fare conoscere, in maniera più diretta, la regione ai visitatori di Expo».
Il presidente Rollandin fa sapere che «come governo stiamo seguendo da vicino il lavoro che la società ExpoVda sta portando avanti per cercare di ritagliare quel giusto ruolo e spazio alla nostra regione nellambito di una fiera allinterno della quale ci sarà tutto il mondo ad operare. E crediamo che, anche attraverso questi contatti, mirati e specifici, anche la Valle dAosta saprà esprimere le proprie potenzialità».
(re.newsvda.it)