Detenuti, il garante ha incontrato il ministro della giustizia
Lavoro in carcere, inserimento nelle comunità terapeutiche, diritto all’affettività, nomina del garante nazionale. Sono i temi che una delegazione di garanti regionali ha esposto al ministro della giustizia Andrea Orlando nell’incontro di martedì 2 dicembre.
«Il coordinamento dei garanti ha inoltre inteso affrontare i problemi sull’applicazione della norma volta a risarcire i detenuti soggetti a detenzione degradante, che prevede uno sconto sulla pena ancora da espiare o un indennizzo economico» spiega Enrico Formento Dojot, garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Valle d’Aosta. Norma che lo Stato ha previsto a seguito dei moniti della Corte europea dei diritti dell’uomo. «La misura si sta dimostrando inefficace, come dimostrano le declaratorie di inammissibilità pronunciate da molti magistrati di sorveglianza in ordine alle istanze dei detenuti, compresi i ristretti nella casa circondariale di Brissogne. Nei fatti, quindi, la misura non sortisce effetti e il periodo di detenzione degradante non viene riconosciuto» precisa Formento Dojot.
«Il ministro ha ascoltato attentamente le istanze dei garanti e li ha informati della nomina del nuovo capo del dipartimento dellamministrazione della giustizia, Santi Consolo, nonché del potenziamento degli Uffici di esecuzione penale esterna, attraverso lassegnazione di maggiori risorse in sede di legge di stabilità. Il ministro prevede, in tempi contenuti – conclude il garante per la Valle d’Aosta -, la convocazione degli Stati generali per le problematiche della detenzione, cui parteciperanno le categorie di operatori che a vario titolo esercitano funzioni sul tema; ha poi assicurato listituzionalizzazione della rete dei Garanti, in stretta collaborazione con il garante nazionale».
(re.vdanews.it)