Traffico illecito di rifiuti inerti: la Direzione Antimafia indaga sei persone tra imprenditori e progettisti
Terremoto giudiziario, quello abbattutosi oggi – mercoledì 19 novembre – con la notifica da parte della Procura della Repubblica di Torino degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari al costruttore Giuseppe Tropiano, all’ingegnere Serafino Pallù, al geometra e collaboratore di Tropiano, Pasquale Toscano, e agli imprenditori Roberto Guerrino Montrosset (gestore di una discarica), Vincenzo Furfaro e sua figlia Rossella (della ditta Tra.Mo.Ter. Sas di St-Christophe).
Le ipotesi di reato – nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Torino (titolare del fascicolo e’ il pm Paola Stupino) e dei carabinieri del Reparto Operativo di Aosta – sono di associazione per delinquere finalizzata allo smaltimento illecito di rifiuti (composti da terra e rocce provenienti da scavi e altri rifiuti speciali derivanti da lavorazioni edili) e di falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta, sarebbe stato realizzato un «ingiusto profitto» nell’ordine dei due milioni di euro attraverso l’illecito riversamento di 85.000 metri cubi di rifiuti inerti in siti tra cui cave, discariche non autorizzate ad accogliere quel tipo di materiale e terreni di consorzi di bonifica dislocati in diversi comuni della media Valle, falsificando documenti di trasporto per materiali provenienti anche dagli scavi propedeutici alla realizzazione del parcheggio pluripiano dell’ospedale Umberto Parini di Aosta, sulle cui modalità di acquisto da parte dell’amministrazione regionale dalla società St-Bernard Srl e di conferimento dei lavori del sottopasso sotto via Roma alla società Edilsud Srl il gup del Tribunale di Aosta, Giuseppe Colazingari, lunedì 24 novembre pronuncerà la sentenza del processo con rito abbreviato a carico dei sette imputati, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e turbativa d’asta (tra i quali figurano anche Tropiano e Pallù, oltre al presidente della Regione, Augusto Rollandin).
In quest’ultima inchiesta della Dda i fatti risalgono agli anni 2011 e 2012, essendosi sviluppata da un filone del fascicolo ‘Tempus Venit’ sulle tentate estorsioni di matrice ‘ndranghetista perpetrate a danno degli imprenditori aostani Giuseppe Tropiano e Luigi Monteleone.
«Non risultano contestazioni relative a fatti nuovi e recenti», sostiene il legale di Giuseppe Tropiano, l’avvocato Silvano Rissio di Torino, che aggiunge: «La maggior parte degli atti di indagine recentemente depositati dalla Procura di Torino non hanno nessun elemento di novità», motivo per cui «questa difesa ritiene che anche su di essi sarà confermata la totale irrilevanza penale».
(pa.ba.)