Elezione, Alpe dice stop all’elezione diretta del sindaco
«L’elezione diretta del sindaco nei piccoli Comuni ha irrigidito il sistema e ha enfatizzato le lotte intestine, impedendo anche ai cittadini liberi di candidarsi» dice Piero Floris, presidente di Alpe, mentre per Massimo Tamone, sindaco di Etroubles «la stabilità di governo, garantita dall’attuale legge, ha appiattito il ruolo degli amministratori».
Queste sono solo alcune delle motivazioni che hanno spinto Alpe a redigere una proposta di legge elettorale per gli enti locali della Valle d’Aosta, presentata ufficialmente oggi.
Tra le novità l’abolizione dell’elezione diretta del sindaco nei Comuni sotto i 5 mila abitanti, preferenza unica per Aosta e possibilità di sostituire il Consiglio comunale con un’Assemblea degli elettori nelle piccole realtà con meno di 300 abitanti.
«Il testo è uno strumento di lavoro che mettiamo a disposizione della competente commissione consiliare che dovrà affrontare questo tema» spiega il consigliere regionale Alberto Bertin.
Abolendo l’elezione diretta nei piccoli comuni introdurrebbe nuovamente il panachage, ossia la possibilità di esprimere preferenze differenziate tra il voto di lista e le preferenze. Inoltre vi è l’obbligo di presenza nelle liste per ciascun genere di almeno il 40 per cento.
In foto la presentazione della proposta di legge
(re.vdanews.it)