Verrès: cominciati i lavori ARER per il recupero delle case nel centro storico
Sono stati consegnati mercoledì 3 settembre i lavori di ristrutturazione dei fabbricati nel centro storico di Verrès, di proprietà dell’ARER, che vedranno la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica e locali commerciali.
L’intervento, effettuato dall’Impresa costruzioni Rossaro di Tione (Tn) che si è aggiudicata i lavori per un importo di 2 milioni 795 mila euro, prevede un cronoprogramma che parla della realizzazione di 17 alloggi e 3 unità commerciali entro il 2017, quando verranno poi assegnati dal comune di Verrès mediante un apposito bando. Gli alloggi, bilocali e trilocali, saranno tutti dotati di elevati standar in tema di risparmio energetico, con coibentazioni perimetrali a cappotto, impianto di riscaldamento centralizzato a metano e acqua calda sanitaria coprodotta da un impianto di pannelli solari. Le unità commerciali, invece, sono comprese tra i 45/55 mq (quelle che affacciano su via Caduti della Libertà) e 160 mq per quella che apre sulla retrostante via Martorey. «Particolare attenzione è stata posta alle soluzioni estetiche, prestando attenzione alla conservazione e al ripristino delle caratteristiche originarie dei fabbricati – spiegano dall’ufficio tecnico dell’ARER -, creando a livello urbanistico un collegamento pedonale attraverso larea cortilizia interna tra i fabbricati tra le vie Caduti della Libertà e Martorey». In occasione dell’intervento, sulla via principale di Verrès sarà anche avviata lopera di rimozione di tutti i servizi a rete che attualmente deturpano i fronti degli edifici lungo la via, con l’interramento delle linee elettriche di Deval, dell’illuminazione pubblica e della filodiffusione del Comune.
«Malgrado le difficoltà che hanno rallentato la progettazione e la realizzazione dellopera – commenta la presidente ARER Patrizia Diemoz – la consegna dei lavori rappresenta un importante traguardo. Invitiamo tutte quelle comunità locali che intendono valorizzare i loro borghi o singoli immobili di loro proprietà, che non necessariamente debbano prevedere esclusivamente edilizia sociale, a sottoporre allazienda le proprie idee al fine di valutare congiuntamente la percorribilità di percorsi che portino al miglioramento del territorio e alle soluzioni più adeguate per le singole comunità».
(re.newsvda.it)