Casinò, la Cgil si riserva «forme di protesta più incisive»
All’indomani dell’incontro tra OoSs e dirigenza della casa da gioco, previsto dall’accordo firmato il 19 maggio, e dei dati sintetici comunicati ieri ai sindacati la Cgil torna a farsi sentire e lo fa senza peli sulla lingua.
«L’Slc Cgil Valle d’Aosta si riserva, nei prossimi giorni, sentiti i propri iscritti, una riconsiderazione della propria firma sull’accordo e l’attivazione di forme di protesta più incisive» scrive in una nota il sindacato.
«Molti punti previsti dall’accordo sono stati ancora una volta disattesi – dice Vilma Gaillard, segretario regionale Slc Cgil -. Al di là della forte reticenza nel fornire dati precisi e dettagliati si denota una forte confusione e incapacità di operare per un reale recupero dei costi e quindi per un conseguente recupero della produttività. Purtroppo della ripresa non si ha ancora una reale percezione essendo il fatturato della casa da gioco per il primo semestre del 2014 ancora di segno negativo».
Nel documento sintetico inviato ieri ai sindacati, la casa da gioco conferma una perdita di 21 milioni di euro con una perdita operativa, esclusi i 9,2 milioni di euro di ammortamento per strutture e impianti, tra gli 11 e i 12 milioni di euro. A oggi manca ancora il nome del nuovo direttore marketing che potrebbe essere operativo in autunno «anche su questo punto le informazioni restano in ombra» dice Gaillard, come pure per la riduzione dei costi di gestione, la riorganizzazione interna, i tagli al management e la rinegoziazione dei superminimi. La preoccupazione del sindacato è che la casa da gioco consideri come taglio al management esclusivamente la rinuncia al premio, pari al 30% (stessa percentuale del taglio) del compenso annuo dell’amministratore unico.
(re.vdanews.it)