Consiglio Valle – minoranze: ”State portando la Valle d’Aosta all’implosione”
«Mettiamo in campo le riserve e gli utili delle partecipate, sottraendo fondi importanti alla discrezionalità di pochi e ridando centralità al Consiglio. Non contate più su di noi per la richiesta di voti segrete. Ognuno dica chiaramente, assumendosi le proprie responsabilità, ciò che pensa». A parlare in aula, intervenendo nel dibattito sul rendiconto della Regione Valle dAosta, è il capogruppo di Alpe Patrizia Morelli che rilancia la proposta di legge per poter attingere alle casse di Cva e simili.
«Il rendiconto è un lavoro serio, è una presa datto della crisi che condiziona le scelte» ha puntualizzato il capogruppo della Stella Alpina Stefano Borrello.
«La sommessa rassegnazione che ha colpito laula di fronte a un documento così importante, che dovrebbe dare risposte alla comunità, non contagerà il Pd-Sinistra VdA. Il sistema Valle dAosta non ha retto. La spesa corrente è andata crescendo toccando nel 2013 81%: è un dato drammatico e questo sistema non ha futuro. Abbiamo perso dal 2010 150 milioni di entrate malgrado i dieci decimi; il sociale è stato letteralmente spazzolato e il settore agricoltura maciullato. La povertà avanza, la produzione e il turismo calano: state portando la Valle dAosta allimplosione» recrimina il capogruppo di Pd-Sinistra VdA Raimondo Donzel.
«Non cè stata la volontà di rivedere le grandi opere a favore di altri settori quali la cultura, lagricoltura, il turismo. Sostenerli è un segnale che lamministrazione dà anche agli investitori. A Roma altre Speciali hanno ottenuto in finanziaria benefici per le loro regioni, i nostri parlamentari non hanno presentato emendamenti. Sullassestamento di bilancio ci saremmo aspettati qualcosa di diverso, che sareste andati incontro ai settori in sofferenza che ho citato. Dobbiamo ridisegnare un modello» ha evocato Laurent Viérin dellUvp.
Replica Leonardo La Torre, presidente della seconda Commissione consiliare: «Io credo che il rendiconto e dellassestamento devono sempre avere un inquadramento tecnico e politico e così li abbiamo presentati allaula. Non bisogna guardare al passato ma verificare il presente e guardare al futura. Nulla sarà più come prima: dobbiamo partire da qui. La vera sfida è fare meglio visto che sappiamo che di più la Regione non può fare. Non sono i soldi il problema: in cassa ci saranno duecento milioni, il vero problema è il Patto di stabilità, vero e proprio attacco finanziario, il vero problema sono i 745 milioni di euro per il 2015 che dovremo garantire a Roma. Dal primo gennaio 2015 il ministero delle Finanze vuole sapere tutto sulle partecipate: è un elemento di riflessione». Come a dire alle loro casse potrebbe attingere lo Stato.
(danila chenal)