Variante SS27: fermati i lavori su disposizione dell’Anas
La ditta Lauro Spa di Torino ha fermato questa mattina i lavori su disposizione dellAnas. Non sembra davvero trovare pace lintervento di realizzazione della futura variante della strada statale 27 tra i comuni di Etroubles e St-Oyen, opera già al centro di uninchiesta da parte della Procura della Repubblica di Aosta sui lavori del II lotto, quelli di scavo della galleria dal lato sud, che nelle settimane scorse hanno spinto il sostituto procuratore Luca Ceccanti a portare a otto il numero degli iscritti sul registro degli indagati (tra progettisti ed esecutori dei lavori) per disastro colposo in relazione alla frana a ridosso del villaggio di La Collère dellaprile 2013, che secondo l’accusa sarebbe stata provocata proprio dallintervento di scavo della galleria sottostante.
Linterruzione dei lavori di questa mattina, però, non avrebbe una correlazione diretta con linstabilità geologica del versante da cui scende il torrente Menouve, a Etroubles, che pur costrinse la ditta Lauro Spa a sospendere i lavori di scavo della galleria dal lato sud da aprile a dicembre 2013 per scongiurare ulteriori cedimenti del terreno a La Collère.
Adottata una nuova tecnica di trivellazione meno impattante per la falda acquifera in profondità, i lavori di scavo del cavo erano infatti regolarmente ripresi.
Fino a questa mattina, così come confermato dal sindaco di Etroubles, Massimo Tamone: «Stamane i lavori si sono fermati e non sappiamo quando potranno riprendere. La decisione ci è stata comunicata nel corso di un incontro convocato nel pomeriggio proprio dallAnas, quindi noi non abbiamo potuto fare altro che prendere atto di quanto comunicatoci dalla committenza. Ora nella zona della variante sono in servizio soltanto alcuni operai addetti alla messa in sicurezza dellarea di cantiere, dopodiché è probabile che anche loro se ne andranno. Aspettiamo di conoscere ulteriori dettagli dalla committenza».
Una ditta, la Lauro Spa di Borgosesia, con sede legale a Torino, che nell’estate del 2013 fu al centro di un’indagine della Guardia di Finanza di Vercelli nell’ambito dell’aggiudicazione di alcune grandi infrastrutture in Piemonte e Valle d’Aosta, tra le quali spiccava la realizzazione di una tratta della Metropolitana Automatica di Torino.
Più nel dettaglio, le Fiamme Gialle accertarono presunti accordi segreti tra società consorziate per il ‘prestito’ di certificazioni di qualificazione e abilitazione nel caso in cui alcune ne fossero state sprovviste e utilizzo di barre metalliche e speciali resine chimiche per la tenuta degli scavi in galleria in misura minore rispetto a quanto contabilizzato nelle fatture presentate alla stazione appaltante per l’incasso.
(pa.ba.)