Crisi politica: accorato appello del Pd-Sinistra VdA al «passo indietro» di Rollandin
La segreteria regionale del Pd-Sinistra VdA, dopo il tavolo di confronto allargato tenutosi dopo le celebrazioni della Festa della Repubblica del 2 giugno, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta «sia al leader politico, sia soprattutto alla massima carica istituzionale della nostra Regione», si legge nel primo paragrafo della lettera aperta indirizzata al presidente della Regione, Augusto Rollandin.
L’obiettivo? «Ci troviamo a chiederle con forza di fare un passo indietro, non sicuramente per delegittimare la Sua persona, ma perché crediamo che Lei abbia a cuore il futuro della nostra Valle».
Il passo indietro di Rollandin, che soltanto ieri – martedì 3 giugno – era stato definito il «nodo» più intricato dallo stesso segretario regionale del Pd-Sinistra VdA, Fulvio Centoz, viene chiesto «per evitare elezioni che sarebbero deleterie in un momento economico estremamente delicato qual è quello che stiamo vivendo, noi speriamo che Lei voglia dunque essere quell’uomo pragmatico che è sempre stato e lasciare alle forze politiche la definizione del programma di governo e dell’organigramma, senza esclusione pregiudiziali».
Insomma, così come emerso a seguito del tavolo di confronto allargato svoltosi lunedì tra Union valdôtaine e Stella Alpina da una parte, e Pd-Sinistra VdA e Alpe dall’altra, l’impressione è che col passo indietro di Augusto Rollandin le due forze dell’attuale Renaissance possano fare un passo in avanti (forse decisivo) verso l’attuale maggioranza.
In un simile contesto, la lettera aperta al presidente della Regione sembra assumere il significato di un vero e proprio appello, in certi passaggi anche accorato, al fine di evitare le elezioni anticipate, che oltre a essere «deleterie in un momento economico estremamente delicato», in realtà sono in pochi a volere, anche per via dell’inchiesta sui costi della politica che nel mese di luglio potrebbe emettere le sue prime importanti valutazioni tra richieste di rinvio a giudizio e/o richieste di archiviazione (nell’inchiesta sono coinvolti nove eletti in Consiglio regionale nella XIV legislatura).
La lettera aperta, quindi, si chiude con la richiesta cardine: «una assunzione di responsabilità politica e insieme civile, per il bene della Valle d’Aosta».
Tradotto: «signor presidente, faccia un passo indietro».
(pa.ba.)