Crisi politica: Pd e Alpe disposti a un passo in avanti verso Uv e Stella Alpina a patto che Rollandin faccia un passo indietro
«Il fatto che gli attuali movimenti di maggioranza (Union Valdôtaine e Stella Alpina, ndr) abbiano accettato di convocare un tavolo di confronto allargato, includendo anche Alpe, è stato senz’altro un aspetto positivo». Così il segretario regionale del Pd-Sinistra VdA, Fulvio Centoz, commenta l’incontro avvenuto ieri pomeriggio, lunedì 2 giugno, subito dopo le celebrazioni della Festa della Repubblica.
Se i riti in politica hanno un qualche significato, allora non dovrebbe essere sottovalutato il fatto che per la prima volta Union Valdôtaine e Stella Alpina abbiano deciso di incontrare due elementi della Renaissance – Pd-Sinistra VdA e Alpe – non più in appuntamenti separati, bensì durante un unico tavolo di confronto.
«Quando ci si parla è sempre positivo, anche se abbiamo evidenziato delle condizioni a cui non possiamo proprio rinunciare, alcuni nodi continuano a rimanere sul tavolo», puntualizza però Centoz.
Uno di questi «nodi», certamente il più ‘ingombrante’, risiede nel passo indietro dell’attuale presidente della Regione, Augusto Rollandin. «C’è bisogno di mandare un forte segnale di discontinuità, quindi è ovvio che ai nostri interlocutori abbiamo rappresentato questa nostra condizione – afferma il segretario regionale del Pd -. Da parte delle commissioni politiche di Union Valdôtaine e Stella Alpina c’è stata una presa d’atto di questa nostra posizione, ora ci siamo dati alcuni giorni di tempo affinché tutti possano discuterne all’interno dei rispettivi organi di partito».
Sulla stessa lunghezza d’onda il commento del presidente di Alpe, Piero Floris, che se da una parte plaude allo svolgimento del tavolo di confronto allargato, dall’altra però evidenzia che «il problema è sempre lo stesso», ovvero il passo indietro del presidente Rollandin, «conditio sine qua non – la definisce Floris – per iniziare a entrare nel vivo della discussione degli aspetti in agenda».
(pa.ba.)