Consiglio Valle: niente adunanza straordinaria sulle dichiarazioni di Stefano Ferrero, ma arriva la richiesta di una convocazione d’urgenza sui forestali
Nella votazione sulla proposta di istruttoria sull’insindacabiltà delle dichiarazioni rese in aula – richiesta dal consigliere del M5S Stefano Ferrero – da sottoporre al Consiglio regionale non è stato raggiunto il quorum dei tre quinti dei consiglieri rappresentati: la Conferenza dei capigruppo non è pertanto addivenuta a una decisione nel merito della valutazione di insindacabilità e, venendo a mancare la proposta, l’Assemblea non sarà convocata.
Il consigliere Ferrero aveva, infatti, comunicato al presidente del Consiglio di essere stato chiamato a rispondere davanti all’autorità giudiziaria per opinioni espresse nel corso della seduta consiliare del 23 ottobre 2013, chiedendo che fosse dato avvio alla procedura.
Tale norma prevede che la Conferenza dei capigruppo proceda all’istruttoria della valutazione di insindacabilità e riferisca al Consiglio regionale, che è chiamato ad esprimersi sulla sussistenza di tale causa di insindacabilità nel termine perentorio di 30 giorni dalla comunicazione della richiesta da parte del Consigliere interessato, ovvero, nel caso di specie, entro il 17 maggio prossimo.
Le forze di opposizione UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S hanno richiesto nel pomeriggio di oggi, mercoledì 14 maggio 2014, la convocazione straordinaria di un Consiglio, ai sensi dell’articolo 8, comma 4, della legge regionale n. 21 del 2007 (che prevede la possibilità di adottare anche in periodo di ordinaria amministrazione atti urgenti), per la trattazione del disegno di legge n. 21 riguardante il finanziamento del piano straordinario di interventi di natura agricolo/forestale e nel settore delle opere di pubblica utilità.