Crisi: imprenditore sale su una gru e si incatena per protestare contro «il mancato pagamento di lavori eseguiti»
Un imprenditore torinese di 44 anni, il geometra Costantino Morana, amministratore unico della società Co.Ge.Im. Srl con sede in Corso Turati, a Torino, questa mattina è salito su una gru nei pressi della microcomunità di Perloz, incatenandosi in cima alla struttura per rendere pubbliche le difficoltà economiche attraversate dalla sua ditta.
Alla base della crisi di liquidità in cui è caduta l’impresa di costruzioni generali e impianti, tra le altre cose, ci sarebbe il mancato saldo da parte della Comunità montana Mont Rose di diverse opere realizzate nell’ambito dei lavori di ampliamento della microcomunità di Perloz in frazione Brun.
«Attualmente è in corso una mediazione col soggetto», è stata la conferma del Capitano Enzo Molinari, comandante della Compagnia dei carabinieri di Châtillon/St-Vincent, che sta trattando in prima persona col soggetto (mediazione che è andata a buon fine attorno alle 10.30, con l’imprenditore che ha accettato di scendere dalla gru).
Tra la Co.Ge.Im. Srl di Torino, che si aggiudicò l’appalto di ampliamento per un milione 300 mila euro, e la Comunità montana Mont Rose i rapporti sembrarono già incrinarsi nella primavera del 2012, quando durante il Consiglio dei sindaci del 23 maggio l’ente locale decise di rescindere il contratto stipulato con la ditta per «gravi inadempienze» della stessa.
Oggi la Co.Ge.Im. Srl di Torino avrebbe dovuto smontare la gru per permettere l’avvio della procedura utile a un eventuale subentro nel cantiere di una nuova ditta deputata alla realizzazione del progetto esecutivo di completamento dell’intervento.
LA POSIZIONE DELLA COMUNITA’ MONTANA
In merito alla vicenda, la Comunità montana Mont Rose – attraverso una nota – sostiene di avere «provveduto tempestivamente al pagamento delle opere eseguite come da contratto. Il contenzioso in corso si riferisce da un lato a rivendicazioni economiche ulteriori da parte dell’impresa (le cosiddette ‘riserve’ che sarebbero state avanzate dall’imprenditore per maggiori oneri di costruzione rispetto all’appalto iniziale, ndr) e dall’altro alla richiesta danni da parte della Comunità montana per i gravi ritardi e inadempimenti accumulati dall’impresa a seguito della sospensione unilaterale dei lavori».
E ancora: «L’amministrazione ha seguito le procedure previste dal Codice dei contratti, sta subendo ingenti danni dal protrarsi della situazione e deve far fronte alle istanze di subappaltatori, dipendenti e fornitori per i pagamenti non effettuati dalla ditta appaltatrice dei lavori».
Nella foto una soggettiva dei lavori di ampliamento della struttura per anziani di Perloz, con sullo sfondo la gru sulla quale è salito questa mattina l’impresario.
(pa.ba.)