Consiglio Valle: l’aula si arena sulla trasparenza delle partecipate
Trasparenza e accesso ai dati delle partecipate: è quanto reclamano in una risoluzione le minoranze consiliari Alpe, M5S, Pd-Sinistra VdA e Uvp. Nel mirino finisce il presidente del Consiglio Emily Rini alla quale Raimondo Donzel (Pd) dice: «Lei non è super partes, lei deve entrare nel merito» parlando delle difficoltà a ottenere informazioni da Cva. Reclama Donzel quanto promesso in aula ovvero lallargamento ai capigruppo della seconda commissione consiliare presieduta da Leonardo La Torre.
«Non sono un principe del foro ma i valdostani hanno diritto di sapere perché è riunito un Consiglio straordinario; lo siamo per capire due cose lapalissiane: abbiamo diritto di accedere ai dati delle partecipate» rincara Stefano Ferrero (M5S) contestando a Rini quella che chiama «una lezione da maestrina». Il presidente aveva parlato di pareri legali secondo i quali non tutto è accessibile. «Non ho capacità coercitive ma sarò vigile» aveva detto Rini.«Non abbiamo mai avuto un presidente del Consiglio noi abbiamo bisogno di certezze e non promesse. Oggi siamo qui a celebrare il massacro della democrazia» conclude Ferrero.
«I problemi vanno trattati in maniera seria. Il chiarimento cerca di ristabilire un equilibrio funzionale tra Consiglio e partecipate. E innegabile che siamo in presenza di un corto circuito. Dal prossimo anno entrerà in vigore il bilancio consolidato e dopo tre anni in rosso i cda vanno a casa. Il vero problema è che le partecipate hanno buoni manager ma consigli di amministrazione poco informati. Cè la corsa alla nomina ma una fuga dalle responsabilità. Il problema è che dobbiamo ripensare il sistema Valle dAosta e dobbiamo ristabilire regole per farle funzionare meglio ma non possiamo farlo in un clima di conflitto. Sì a trasparenza ed equità. Vogliamo ripristinare un percorso di lavoro del Consiglio».
«Noi oggi le diamo la possibilità di dimostrare che è super partes. Approvi la nostra risoluzione perché Lei oggi è a un bivio. Non può continuare nella dicotomia: qui siamo di fronte a una questione politica. Dica se il Consiglio ha diritto o meno di conoscere i dati delle partecipate e avere ogni tipo di informazione» chiosa Laurent Viérin (Uvp), rivolgendosi a Rini. Ribadisce Rini limparzialità nellespletamento del ruolo dellufficio di presidenza ma aggiunge «non siamo dei tecnici e tutti facciamo riferimento a una parte politica».Parla di black-out Stefano Borrello, capogruppo della Stella Alpina che ricorda come «il percorso sulle partecipate fosse iniziato e poi interrotto in commissione».
(danila chenal)