Genestrone: «La burocrazia vince ma le aziende chiudono»
Dopo la bocciatura da parte del Tar della Valle d’Aosta del ricorso di Confcommercio contro le restrizioni alle dimensioni dei déhors previste nel nuovo regolamento del Comune di Aosta arriva la replica dell’associazione.
«Qualcuno ha detto che le sentenze non si commentano ma si applicano. Noi ne prendiamo atto. Ma la decisone del Tar della Valle dAosta conferma la supremazia della burocrazia comunale contro il buon senso. La burocrazia vince ma le aziende chiudono. Spetta ora alla classe politica e alla Giunta municipale decidere e scegliere tra la burocrazia che ingessa il sistema produttivo e il buon senso che favorisce lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità».
Confcommercio non si rassegna e attende che il governo della città di Aosta torni sui suoi passi «Aspettiamo da chi può intervenire un atto di responsabilità. Nel prendere atto della sentenza, gli organi dirigenti dellAssociazione hanno già affidato ai legali la valutazione per un possibile ricorso al Consiglio di Stato. Facciamo quindi appello al Consiglio comunale, alla Commissione e allassessore competenti perché si facciano promotori della revisione del regolamento che così, come strutturato, penalizza gli esercenti dei locali pubblici, danneggia lattrattiva turistica nella Città di Aosta, nuoce allo sviluppo economico, indebolisce lofferta e limmagine del savoir faire aostana».
In foto il presidente di Confcommercio Imprese per lItalia Valle dAosta Pierantonio Genestrone
(re.vdanews.it)