Taglio del nastro per la Torre dei Balivi
Una veduta su Aosta e l’area romana del Teatro senza paragoni.
La salita del centinaio di scalini che portano alla sommità della torre di 25 metri che svetta sul complesso dei Balivi e sulla città è uno dei passaggi più suggestivi delle visite guidate che da oggi, fino a lunedì 2 dicembre, sveleranno gli interventi di recupero e rifunzionalizzazione del sito.
Un restauro molto complesso, come ha ribadito l’architetto Nathalie Dufour che ha dovuto tenere conto delle varie funzioni che il sito ha avuto nel corso dei secoli -da abitazione dei signori De Palatio a sede del balivato, incaricato di amministrare la giustizia e riscuotere le tasse, a carceri statali fino al 1980- e della funzione che andrà ad assolvere come futura sede dell’istituto musicale pareggiato della Valle d’Aosta.
Sotto il grande cubo vetrato che sorge nel cortile interno e che ospita l’ascensore e il vano scale, sono state realizzate le aule e l’auditorium da un centinaio di posti, un cubo di cemento armato rivestito da più strati di legno per rendere ottimale l’acustica.
Nel corpo principale sono ancora visibili affreschi d’epoca e graffiti e incisioni che i carcerati, o le guardie, hanno realizzato nel corso delle epoche durante i loro soggiorni.
Per scoprire questi e altri segreti è ancora possibile prenotare una delle visite guidate nella giornata di lunedì 2 dicembre, dalle 10 alle 17, con prenotazione obbligatoria al numero di telefono 348 3976575, dalle 8 alle 17.
Il percorso di visita, valorizzato da brevi interventi musicali a cura degli allievi dellIstituto Musicale Pareggiato, è parzialmente accessibile alle persone con difficoltà motorie.
Esauriti anche i posti disponibili per la conferenza scientifica in programma sabato 30 novembre, alle 18, “La Torre dei Balivi: le tappe di un recupero pluridisciplinare”.
(erika david)