Sindacati valdostani contro il Governo: «sulla pubblica amministrazione, molti pregiudizi e poche idee, basta tagli indiscriminati»
Salvaguardare la contrattazione primaria nel comparto unico.
E’ l’obiettivo comune alle segreterie regionali dei comparti della funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Savt che ieri, lunedì, hanno incontrato i parlamentari valdostani per sollecitare iniziative a tutela della contrattazione e più in generale del lavoro nel settore pubblico valdostano.
Commentano i segretari Carmela Macheda, Jean Dondeynaz, Claudio Albertinelli e Ramira Bizzotto: «il Governo, ancora una volta affronta il tema della pubblca amministrazione con poche idee e tanti pregiudizi; la strategia più gettonata continua a essere quella dei tagli lineari e non selettivi, mettendo nella stessa logica anche il rapporto Stato/Regioni a statuto specaile. Eppure è evidente come la spesa pubblica continua a salire vertiginosamente a fronte di una diminuzione di personale e di contratti invariati dal 2009».
«La Valle d’Aosta – proseguono i segretari della FP – deve difendere le proprie prerogative statutarie, salvaguardando la contrattazione primaria nel comparto unico. Non si riesce a capire come le regioni a statuto speciale già penalizzate da tagli pesantissimi, non possano almeno sganciarsi dalle norme sul contenimento della spesa che in concreto ostacolano ogni possibile ragionamento sul rinnovo dei contratti».
I rappresentanti dei lavoratori della funzione pubblica hanno chiesto ad Albert Lanièce e Rudi Marguerettaz di «farsi parte attiva di tale problematica, inserendo un emendamento che tuteli le prerogative statutarie in materia di contrattazione locale».
Nella foto, Jean Dondeynaz, segretario Cisl Funzione Pubblica.
(c.t.)