Truffa: anche un’azienda casearia di Gignod nel raggiro architettato da due società bresciane
Ventiduemila 500 euro. E’ quanto ci hanno rimesso tra i mesi di aprile e settembre di un anno fa, i titolari di un’azienda di prodotti lattiero caseari di Gignod, rimasti vittime di una truffa perpetrata – in due momenti distinti – da altrettante società con sede in provincia di Brescia.
Il meccanismo era semplice quanto collaudato, visto che nel periodo preso in esame dai militari dell’Arma dei carabinieri della Stazione di Cogne (che hanno ricevuto formalmente la denuncia del titolare dell’azienda di Gignod) le due società bresciane hanno perpetrato truffe in tutto il Nord Italia per un ammontare di circa 360.000 euro. I produttori di Gignod, nell’aprile del 2012, erano stati contattati per la prima volta da un rappresentante della società GTL con sede a Brescia, che dopo una prima serie di ordini andati a buon fine, ne ha inoltrati una seconda serie (per complessivi 14.000 euro) rimasti insoluti perché pagati con assegni protestati.
Il risvolto incredibile di questa vicenda, è che dopo aver chiuso in fretta e furia la società GTL per non incorrere in eventuali accertamenti, il soggetto formalmente a capo di questa vera e propria organizzazione dedita alle truffe a danno di commercianti e produttori alimentari del Nord Italia (V.C., bresciano di 43 anni originario di Vercelli) ha trasferito l’intero portafoglio clienti originariamente in dotazione alla società GTL a un’altra società, la Bazaar Marrakech, sempre con sede a Brescia, che a sua volta ha perpetrato una seconda truffa nei confronti dell’azienda di Gignod, per ulteriori 8.500 euro di fatture rimaste insolute.
Nell’ambito di questa truffa che ha interessato tutto il Nord Italia, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per insolvenza fraudolenta, truffa e associazione per delinquere V.C., bresciano di 43 anni originario di Vercelli, C.R., donna di 52 anni già agli arresti domiciliari per altro reato, A.L., 26 anni, R.F., 58 anni, e M.B., marocchino di 63 anni. Tutti i denunciati risiedono formalmente nella provincia di Brescia, nonostante V.C. e M.B. risultino tuttora irreperibili.
«Per molti di questi le residenze sono sicuramente fittizie, in quanto essendo persone dedite alla truffa, sono solite spostarsi continuamente, così come hanno fatto con le due società, che pur avendo formalmente entrambe la sede a Brescia, una aveva il magazzino in provincia di Brescia (GTL, ndr) e l’altra in provincia di Milano (Bazaar Marrakech, ndr). E’ ovvio che tutti questi personaggi erano dei semplici prestanome, alcuni dei quali incensurati, così da non destare alcun sospetto», hanno fatto sapere i militari dell’Arma dei carabinieri nel corso della conferenza stampa di presentazione dei risvolti valdostani dell’operazione.
Nella foto il Tenente Colonnello Cesare Lenti e il Capitano Vincenzo Puzzo spiegano i dettagli dell’operazione nel corso della conferenza stampa.
(patrick barmasse)