Il sole degli Africa Unite illuminerà lo Splendor
Un disco che non è invecchiato mai, quel Babilonia e Poesia che gli Africa Unite, nella stessa formazione di vent’anni fa, porteranno questa sera sul palco del Teatro Splendor per Aosta Classica.
La crew, Madaski (voce e tastiere), Bunna (voce e chitarra), Papa Nico (percussioni), Max Casacci dei Subsonica (chitarre e vose=, Paolo “The Angelo” Parpaglione dei Bluebeaters (sax e voce), Gianluca “Cato” Senatore dei Bluebeaters (basso), Sergio Drummy Sir Giò Pollone imprestato dai Disco Inferno, Fratelli di Soledad e Casino Royale (batteria) e Mauro Turbinator Tavella (live dubbing), non saranno ad Aosta per una reunion, come tengono a precisare gli artisti stessi, perché gli Africa Unite hanno continuato a produrre musica e concerti, ma un modo per ricreare il feeling che ha caratterizzato per anni il repertorio della band.
«Penso che gran parte del nostro pubblico – dice Madaski -, quello più giovane in particolare, possa gustarsi un repertorio quasi inedito, diverso e sicuramente poco suonato dalla formazione contemporanea. Il nostro entusiasmo è enorme, spero l’interesse di chi ci ascolterà possa esserlo altrettanto».
Sicuramente sarà difficile stare seduti nelle strette fila di poltroncine del teatro.
Peccato per chi ha dovuto scegliere tra la musica degli Africa Unite e quella che proporrà Neffa al Forte di Bard, la stessa sera.
Una sovrapposizione che forse poteva essere evitata, visto anche il target di pubblico al quale entrambi gli artisti si rivolgono.
(erika david)