Celtica, il bosco pronto ad accendersi
Siete pronti?
«Saremo pronti quando si comincia…», cioè domani mattina, quando l’arpa di Vincenzo Zitello e i racconti antichi di Riccardo Taraglio, direttore artistico del festival, risuoneranno nella conca del lago d’Arpy per la tradizionale cerimonia dei cristalli e l’omaggio alle montagne che daranno il via alla 17ª edizione di Celtica.
130 i volontari («ma ce ne servirebbero almeno 250») che da quando gli spazzaneve hanno liberato la strada per la Val Vény si alternano nell’accampamento del bosco del Peuterey per allestire tende, palchi, villaggio, mercatino e tutto ciò che dà vita alla magia del festival internazionale di musica, arte, e cultura celtica più altro d’Europa.
«Da quando posiamo il primo rastrello per ripulire il bosco dai rami o gli alberi caduti durante l’inverno, a quando la musica si accende – spiega Taraglio – passa un mese. C’è ancora tanto da fare, ma siamo tutti al lavoro e pronti a cominciare».
Un’edizione condizionata dalle ristrettezze economiche che però non peseranno sul contenuto della festa. Molti gli artisti che come debito di riconoscenza o come segno di affetto verso la manifestazione hanno accettato di esibirsi gratuitamente. «Il cartellone prevede comunque 350 artisti e 300 eventi – ancora Taraglio -, abbiamo tagliato dove potevamo farlo senza intaccare la festa, sulla pubblicità, per esempio. Abbiamo visto che alla fine è sempre il passaparola che porta più gente nel bosco e così abbiamo ridotto drasticamente le spese promozionali puntando tutto sui social network, in particolare su Facebook. La relazione con il pubblico è la carta vincente, cerchiamo di rispondere subito a tutte le domande, di curare i rapporti e questo è un atteggiamento che paga, lo vediamo anche dalla vendita dei biglietti online, oltre 4.000 i venduti con un aumento del 35% rispetto allo scorso anno».
Il direttore artistico torna sulla questione dei contributi, che ha visto il budget della manifestazione passare da 400 mila euro a 200 mila. «Non lo dico con intenti polemici, la mia è una riflessione. In periodi come questi di difficoltà economiche bisogna che si esca dalla logica del contributo, che dev’essere visto nell’ottica dell’investimento sul territorio. Il nostro pubblico arriva per l’80% da fuori Valle, molti agganciano le proprie vacanze alla festa. Celtica fa turismo».
Il programma
Dopo il dolce avvio al lago d’Arpy, impossibile utilizzare il lago del Miage come d’abitudine per le pessime condizioni meteo della primavera che lo hanno reso inaccessibile, il festival entrerà nel vivo dal pomeriggio di domani con i concerti, le conferenze, i laboratori e le ricostruzioni storiche.
Da non perdere i concerti dei Red Hot Chili Pipers, venerdì 5 luglio alle 16.30 al Jardin de l’Ange di Courmayeur e poi alle 22 sul palco del bosco del Peuterey. Sempre domani sera la suggestiva accensione del fuoco druidico molto oltre la mezzanotte e la Veillà Celtique. Sabato 6 dalle 14.30 a Pré-Saint-Didier ritorna l’Ollafest con degustazioni di sidro, idromele, cervogia, birra artigianale e distillati e Alpid’Arpa. La sera nel bosco imperdibile l’esibizione degli Stramash, formazione costola del Clan Wallace, attorno alle 23, che seguono The Sidh & Innova Irish Dance Company. A mezzanotte e mezza l’esecuzione dell’emozionante Greenlands, l’inno delle nazioni celtiche eseguito da tutti i musicisti. Infine per domenica da segnalare la novità del concerto serale nel bosco del Peuterey con i Bodh’Aktan e gli Shannon. «Un concerto pensato per i valdostani che lavorano nel turismo e che non possono godersi il festival nei giorni precedenti dice Taraglio -, al prezzo speciale di 5 euro per chi salirà la sera».
Il gran finale sarà comunque al Forte di Bard con musica itinerante fin dal pomeriggio e la conclusione affidata all’esibizione dei ballerini dell’Aosta Free Moves e The Sidh, dalle 21. Info e aggiornamenti in tempo reale su Facebook – https://www.facebook.com/CELTICA.OFFICIAL?fref=ts
Nella foto di Alessandra Borre volontari al lavoro, questa mattina, per gli ultimi ritocchi al bosco del Peuterey
(erika david)