Sindacati: lavoro è democrazia
Riccardo Monzeglio sorride alla «ritrovata unità sindacale» introducendo, questo pomeriggio, nel salone della Grand Place, gremito, la giornata di mobilitazione e di lotta per il lavoro e il welfare che ha riunito i direttivi unitari di Cgil, Cisl, Savt e Uil della Valle d’Aosta.
“Lavoro è democrazia” è il tema dell’incontro. «Non c’è più tempo per aspettare – sottolineano le OoSs, che ritengono – sia urgente che il tema del lavoro torni al centro delle scelte politiche ed economiche».
Urgono provvedimenti che aiutino il paese a uscire dalla recessione e a riprendere la crescita, provvedimenti che i sindacati hanno sintetizzato in 10 punti che il segretario Monzeglio (Cisl) ha illustrato.
Servono soluzioni per le emergenze che alimentano la disoccupazione, «in particolare serve il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, i cui fondi, appena stanziati, finiscono nel giro di pochi giorni, e il completamento dell’effettiva salvaguardia degli esodati» dice Monzeglio.
Occorre poi ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e alle imprese che faranno assunzioni nel prossimo biennio, rilanciare politiche anticicliche prevedendo, per quei comuni che hanno risorse, di poter fare investimenti e avviare cantieri già deliberati al di fuori del patto di stabilità, ammodernare e semplificare la pubblica amministrazione, «eliminando la legislazione concorrente stato/regioni che blocca l’attività», e ridurre i costi della politica.
«Occorre definire una politica industriale che rilanci le produzioni – sottolinea Monzeglio -, valorizzando le imprese che investono in innovazione e ricerca e che salvaguardano l’occupazione e le competenze. Vanno inoltre definiti strumenti di contrasto alla povertà e finanziamenti alla non autosufficienza, la proroga per i contratti precari in scadenza della pubblica amministrazione e della scuola, la riforma dell’Imu, esonerando solo i possessori di un’unica abitazione».
Infine ha concluso Monzeglio occorre «operare per un rilancio del welfare pubblico, equo e solidale, in grado di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini, a partire da quelli in maggiori condizioni di difficoltà, con particolare attenzione alle persone anziane, disabili e non autosufficienti».
Queste le rivendicazioni che Cgil, Cisl, Savt e Uil sosterranno con la mobilitazione che si tradurrà con iniziative territoriali e regionali e che confluiranno nella grande manifestazione nazionale di Roma del 22 giugno.
(erika david)