Il consigliere Caminiti: «l’alleanza con il PDL è un errore politico»
«Col Pdl si perde. Si perde la voglia di fare politica, si perde il consenso degli elettori e soprattutto si perde il significato delle idee per le quali si combatte».
Vincenzo Caminiti, consigliere comunale di Stella Alpina e vice presidente della III Commissione ‘Servizi alla persona’ si erge ancora una volta a voce fuori dal coro. «Gli specchietti per le allodole che hanno attirato verso Destra gran parte delle forze autonomiste si sono rivelati fasulli e inefficaci. Da quando la destra è difensore delle autonomie? Da quando risolve situazione di precarietà nel mondo del lavoro? Da quando si erge a difensore dei più deboli nei momenti di crisi?». Secondo il consigliere SA è proprio il contrario e per confutare la sua tesi usa un esempio ‘casalingo’. «Ad esempio il sostanzioso appalto relativo alle mense, che è continuamente sotto i riflettori, oltre che per i disservizi, per i problemi causati ai lavoratori che si sono trovati con le ore di lavoro diminuite e di conseguenza con retribuzione più magra. Politica pidiellina».
A una possibile futura maggioranza con il PDL, Caminiti dice un categorico no. «Siamo seri, ormai solo la deriva berlusconiano crede ancora che le idee della Desta creino economia solida e posti di lavoro. Alla maggioranza degli Italiani, soprattutto a noi in Valle, risulta il contrario. Grazie al cielo il nostro onorevole Rudi Marguerettaz, in campagna elettorale ha sempre detto pubblicamente a Zucchi e al suo entourage di poter fare a meno dei loro voti e così è stato, come i numeri del post elezione dimostrano. Forse l’Uv vince con i voti del PDL ma non Stella Alpina».
Caminiti rifiuta l’etichetta di dissidente. «Ciò che dico rappresenta semplicemente la verità» – dice.
E non le manda a dire neppure al suo movimento, «ci sono ancora elementi, anche nella stella Stella Alpina, che si alzano al mattino e vorrebbero un ‘Governissimo con tutti’, mentre qualcun altro suggerisce di non chiudere le porte a priori. Io dico che questa linea non è giusta, priva com’è di identità politica».
Caminiti rincara la dose: «faccio parte di un movimento autonomista di maggioranza che ha sperimentato i risultati di questa svolta a Destra. Una scelta che mi ha sempre trovato contrario e critico e oggi posso affermare di aver avuto ragione. Bisogna ammettere una volta per tutte che questa alleanza è stata un errore politico».
Sul futuro, nel caso venisse confermata quella che lo stesso consigliere definisce ‘svolta a Destra’, Caminiti non ha dubbi, «non potrei restare in un movimento che si ostinasse nella svolta a Destra, resa dai fatti improponibile, ai cittadini che ne hanno subìto l’evidente fallimento storico, economico e sociale, fino alla situazione attuale di crisi regionale e nazionale»
(cinzia timpano)