Per la Valle d’Aosta: «Lunedì sarà la festa del cambiamento»
«Va a finire che se vincono loro il pirogassificatore si farà». Non ci gira intorno la candidata al Senato Patrizia Morelli, che parla dal palco del Théâtre de la Ville per il comizio di chiusura della lista Per la Valle d’Aosta insieme al collega Jean-Pierre Guichardaz candidato alla Camera. Entrambi si dicono sicuri della vittoria: «Lunedì dovrà essere la festa del cambiamento, la svolta verso unera nuova», sottolineano la loro normalità e il loro essere nuovi nella politica. Non hanno lesinato frecciate agli avversari: «Mani libere e schiena dritta, ma intanto persone ineleggibili vengono riposizionate come assessori tecnici». Parlano di desistanza e di voto incrociato ma «ognuno a casa propria deve essere libero di decidere il proprio candidato» e di immagine della Valle dAosta che «deve essere bonificata. Non dimentichiamo che cè stata la prima sentenza di favoreggiamento allndrangheta nella nostra regione». Mettono laccento poi sullimportanza dei parlamentari: «Forse il presidente della Regione ha dimenticato che non è lui il referente istituzionale nella Capitale, ma sono i parlamentari, eppure quando ha firmato laccordo di 17 milioni di euro per lospedale i nostri parlamentari non sono stati chiamati». Sullaccordo con Bersani ribadiscono: «Ma cosa credono di andare lì e di valutare proposte? Ma chi fa proposte a due su mille. Noi invece abbiamo firmato un patto proprio per proteggere la nostra Regione e la nostra autonomia». Qual è il vostro sentore? Rispondono allunisono: «Le premesse sono buone, la gente ci dà segnali positivi». Se vincerete quale sarà il primo gesto simbolico? «Una cena a casa mia con tutti gli amici e la mia famiglia. Sono quaranta giorni che non faccio un pranzo con i miei affetti», risponde Guichardaz. I due parlano comunque di «esperienza bellissima e arricchente».
Teresa Marchese