Una campagna elettorale molto calda
Si preannuncia una campagna elettorale valdostana senza esclusione di colpi. Proprio come a livello nazionale.
Alpe, pere bocca del consigliere regionale Alberto Bertin, non le ha mandate a dire all’Uvp, dopo che lo stesso Leone dorato ha candidato alla Camera Laurent Viérin. Bertin ha parlato di “vecchia politica, di vecchi sistemi dei quali si può fare a meno”.
L’Uvp, costituitosi sabato a Aymavilles, parla inneggia alla trasparenza, al dialogo, alla dignità della persona e motiva la fuoriuscita dall’Uv con motivazioni forti, arrivando addirittura a paragonanare il presunto autoritarismo del presidente della Regione, Augusto Rollandin, con il totalitarismo dell’epoca fascista.
A distanza di poche ore, domenica sera a Pont-Saint-Martin, il via alla campagna elettorale di Vallée d’Aoste (Uv+Sa+Fa) ed ecco le controbordate. Il presidente dell’Uv, Ego Perron, chiama la popolazione al “voto utile”, indicando come unica scelta per Roma la loro proposta. Va giù pesante il presidente della Regione, Augusto Rollandin, il quale senza mai fare il nome punta il dito su Laurent Viérin, definendolo “Pipino il Breve”.
Credo che di frasi ad effetto ne sentiremo parecchie nei prossimi giorni, in attesa che ci spieghino bene tutti i programmi. Perché i valdostani, come i loro concittadini a livello nazionale, vogliono sono poco interessati alle fuoriuscite e alle scaramucce della politica; lo sono molto di più alle proposte, a patto che non siano promesse ma veri e propri impegni.