Spendono 2 mila euro in due giorni e lasciano l’albergo senza pagare
Tra il 4 e il 5 gennaio hanno speso rispettivamente 869 euro e 1160 euro, poi, come se nulla fosse, se ne sono andati, ‘dimenticando’ di saldare il conto all’Hotel Miramonti di La Thuile, albergo 4 stelle che sul sito booking.com ottiene lusinghieri apprezzamenti.
I due, A.F., 38 anni, padovano di nascita ma residente a Gallarate e M.B., 28 anni, residente a Busto Arsizio, hanno occupato due distinte camere, «sfoggiando un tenore di vita di un certo livello» – ha commentato il comandante della Compagnia di Aosta dei Carabinieri Vincenzo Puzzo. Sono stati denunciati per insolvenza fraudolenta; i due hanno precedenti specifici; «ma i dati sull’occupazione alberghiera non sono immediati – e comunque non si può fare un processo alle intenzioni e prevedere che un cliente – che pare anche facoltoso – poi non paghi» – ha precisato il maggiore Cesare Lenti.
Non solo insolvenza fraudolenta per i carabinieri di La Thuile – da qualche mesi guidati dal giovane maresciallo Daniele Lillo – che lo scorso week-end hanno denunciato per appropriazione indebita una coppia di romani, O.O., classe 1964 lei, M.T., classe 1963 lui. I due avevano noleggiato l’attrezzatura completa da sci per un valore di 600 euro, salvo andarsene poi senza saldare il conto e senza restituire sci, scarponi e il resto del materiale noleggiato da ‘Only Ski’.
Sempre nel week-end, C.A., 22 anni, aiuto cuoco stagionale residente a Chieri, è stato denunciato a piede libero per possesso di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.
I carabinieri di La Thuile, in borghese, lo hanno rinvenuto incosciente nei pressi della caserma; lo hanno rianimato e chiamato il 118 perchè fosse trasferito in pronto soccorso, visto l’evidente stato di alterazione dovuto ad abuso di sostanze alcooliche e stupefacenti. Il maresciallo Lillo ha disposto una perquisizione nell’appartamento del giovane, dove sono stati rinvenuti 17 grammi di hashish, un bilancino di precisione e una forbice ancora sporca di sostanza ‘tagliata’. Di qui la denuncia.
(cinzia timpano)