Sognando su due ruote, Matteo Pellin racconta
Un viaggio attraverso 12 paesi, fino all’estremo Oriente, pedalando per oltre 17 mila chilometri.
É l’avventura che Matteo Pellin ha compiuto tra l’ottobre del 2011 e l’aprile del 2012, raggiungendo Pechino con la Tansiberiana e partendo da lì con la sua bicicletta per tornare a casa, nel bosco del Peuterey.
Sulla bici Pellin ha viaggiato con tre sacche montate dietro, una davanti, il portadocumenti sul manubrio, 4 bottiglie da 2 litri e due borracce dacqua. Dove ha potuto ha dormito in piccoli ostelli, nelle case delle persone che lo hanno ospitato o in stalle accanto alle capre, altrimenti montava la sua tenda lungo la strada.
«Il fatto di essere una guida alpina mi ha aiutato molto nella scelta dellattrezzatura. Viste le temperature che ho dovuto affrontare (sempre attorno ai -22°, -28°) ho deciso di portarmi anche gli scarponi da
montagna, nonostante tutti gli amici ciclisti me lo sconsigliassero vivamente, dicendo che sarebbe stato impossibile pedalare con gli scarponi. Invece… invece li ho messi a Pechino e li ho tenuti fino a Kavala
in Grecia. Ho la testa dura e devo dire che questa volta ho avuto ragione io!» Raccontava qualche mese fa Pellin in una lunga intervista a Gazzetta Matin.
Migliaia e migliaia di fotografie raccontano l’eccezionale viaggio della guida alpina di Courmayeur, immagini che sabato sera, alle 21, saranno proiettate nella sala proiezioni del Jardin de l’Ange e raccontate dal protagonista.
(e.d.)