La fine del mondo? Una grande festa!
Un po’ per scaramanzia, un po’ perché ogni pretesto è buono per fa festa, stanno proliferando party, cene, serate a tema per esorcizzare e festeggiare la fine del mondo.
Da anni si parla di una presunta profezia del popolo Maya che avrebbe indicato il 21 dicembre 2012 come il giorno dell’apocalisse, ma cosa c’è di vero in tutto questo?
«La fine del mondo non è altro che una costruzione forzatissima con nessuna base scientifica, che gioca però su alcuni elementi veri. Chi l’ha messa in circolo conosce bene il calendario Maya» è la risposta che Guido Cossard, presidente dell’associazione ricerca e studi di archeoastronomia valdostana, ha dato a Gazzetta Matin (vedi servizio nel numero in edicola lunedì 17 dicembre).
Cossard spiega che il 21 dicembre coincide con la fine del 13° baktun, una fase del calendario maya che corrisponde all’incirca al nostro millennio. La fine di una fase, quindi, nessuna catastrofe. Cossard spiega anche i motivi alla base di un fenomeno di massa dalle dimensioni preoccupanti, viste anche le ultime notizie di imminenti suicidi di massa di gruppi di fanatici in Argentina.
«É una montatura creata ad hoc per vendere. La profezia Maya è un fenomeno editoriale di livello mondiale. Si sono scritti innumerevoli libri, prodotte migliaia di trasmissioni tv, organizzate centinaia di conferenze…»
Cosa farà il professor Cossard domani sera? «Festa! Nel vero spirito dei Maya».
E festa sembra essere la parola d’ordine per molti.
Numerosissimi gli appuntamenti in programma, a partire da questa sera, alle 19.30 con il The End of The World Party organizzato dal Caffé Savini di Saint-Vincent.
Venerdì 21 si comincia alle 19 con la Notte Maya del Bar Ariston di Aosta, per proseguire con “L’ultima cena” per la fine del mondo della Vachérie di Morgex, con “Un concerto che è la fine del mondo” alle 21 in cattedrale, poi La Fin dal Mond! del Pub Golosone di Champoluc, la serata Apocalypse del Pachamama sempre di Champoluc, le nottate di Pila, con La Fine del Mondo party, Gressan “Questa è la fine del mondo” al Pezzoli, e Quart, con il Party universitario “Keep calm and be matricole”.
C’è anche qualcuno che, in barba ai Maya, festeggerà il giorno dopo, l’alba di un nuovo mondo, per dirla come gli organizzatori del party alle Terme di Saint-Vincent.
Una risposta più scientifica alla profezia la darà anche l’Osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy che organizza per sabato 22, alle 15 “The day after – Osservazioni del cielo e viaggi virtuali nel cosmo dopo la fine del mondo”.
Come sarà il cielo della fine del mondo?
«Non ci sarà nessun allineamento dei pianeti, in questo periodo è visibile solo Giove, né ci sarà una particolare attività solare che potrebbe danneggiare l’umanità – assicura Matteo Soldi, studioso dell’Osservatorio -. Da tre/quattro anni ci chiedono continuamente informazioni sulla fine del mondo, per questo motivo e per rassicurare tutti, abbiamo organizzato delle visite guidate ad hoc».
Ironia della sorte?
A Cisternino, nella Valle d’Itria, in Puglia, indicato come uno dei posti più sicuri al mondo per salvarsi dall’imminente catastrofe, domani farà bruttissimo.
(erika david)