Cogne, interventi per tre milioni di euro per ridurre le emissioni inquinanti
Tre milioni di euro per interventi mirati al miglioramento della compatibilità ambientale: è l’impegno della Cogne Acciai Speciali per il prossimo triennio. L’accordo è maturato nel contesto del rinnovo per il prossimo quinquennio dell’Autorizzazione integrata ambientale. «Sono interventi impegnativi sia dal punto di vista tecnologico che economico ma è una cifra che non ferma il percorso che la Cas sta portando avanti da tempo», ha sottolineato Ferruccio Trombini, gestore della sicurezza dell’acciaieria, presentando il cronoprogramma dei lavori nel corso della conferenza stampa nella quale sono state illustrate le tappe che hanno portato al rilascio dell’Aia da parte della Regione.
L’azienda procederà alla pavimentazione delle aree scoperte («intervento che permetterà di ridurre le polveri diffuse», ha sottolineato la dirigente dell’assessorato all’Ambiente Ines Mancuso), a interventi sui camini per abbassare l’emissione di polveri fino a 10mg/Nm3, sugli scarichi, sullo stoccaggio rifiuti. Sarà inoltre avviata una campagna conoscitiva sulle diossine «non solo per ridurne l’emissione ma per non generale», ha puntualizzato Trombini. «L’Aia rilasciata non prevede un mero rispetto delle leggi ma rappresenta un vero percorso complessivo di miglioramento che l’azienda ha accettato di intraprendere».
L’assessore all’Ambiente del Comune di Aosta, Delio Donzel, citando la presenza nell’aria di metalli pesanti – nichel, cromo e zinco – di una certa rilevanza, ha aggiunto «Questa Aia è la migliore risposta all’inquinamento da polveri fini; permettiamo così alla Cogne di produrre e ai cittadini di essere tutelati». Ha poi comunicato che il tetto di emissioni inquinanti nell’aria nel 2012 è stato superato 35 volte – massimo di legge – rispetto alle 69 del 2011 e che il Comune provvederà a una nuova zonizzazione per il posizionamento di centraline di rilevazione. Spetterà all’Arpa monitorare il rispetto di quanto prevede l’autorizzazione, a cui sono assoggettate tutte le attività all’interno dello stabilimento. «L’impresa ha accettato – ha concluso Mancuso – tutte le proposte per migliorare anche quegli impianti che non dovevano sottostare ad autorizzazione».
L’Aia – una cinquantina di pagine – sarà integralmente pubblicata sul sito della Regione. «Siamo giunti alla definizione dell’impianto autorizzativo dopo valutazioni approfondite su ogni singola emissione. Il documento prende in considerazione il rispetto della qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo ed è più ristrettivo di quanto preveda la normativa nazionale», ha precisato ancora l’assessore all’Ambiente Manuela Zublena. In Valle d’Aosta sono cinque le aziende sottoposte ad Aia: la Cas, le discariche di Brissogne e Pontey, la Heineken di Pollein e la Alucast di Verrès.
(c.d.)