Pendolari stanchi: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire
«Con un salto di qualità (e forse di verità rispetto alle cose sentite nel passato) la maggioranza della commissione auspica la chiusura della linea e il dirottamento del traffico sui pullman di linea. Una perdita secca nella rete infrastrutturale dei trasporti e un danno al diritto di mobilità dei valdostani». Commenta così l’associazione dei Pendolari stanchi l’esito dei lavori della IV commissione, riunitasi ieri per discutere la petizione dei 3.147 cittadini, volta a salvare la tratta Aosta- Pré-Saint-Didier.
Per i Pendolari stanchi le autorità politiche non tengono conto del fatto che se si investisse sul trasporto ferroviario, migliorandone le carenze (ritardi, orari, pulizia, igiene) si riscontrerebbe, come è successo altrove, «un aumento dell’utenza e della sua sostenibilità finanziaria».
«É evidente – aggiunge l’associazione – che si tratta di una riflessione sulle priorità e che il diritto alla mobilità dei valdostani non è per la Regione, nemmeno sull’elenco delle cose da fare. Ma, in questo modo, a quale futuro relegheremo i nostri figli e la nostra Valle?».
L’associazione propone poi due nuovi appuntamenti «per ragionare insieme su cosa fare e su come continuare l’azione dell’associazione», che si terranno giovedì 13 dicembre alle 20.45 nella sala conferenze del Csv in via Xavier de Maistre ad Aosta, e venerdì 14, sempre alle 20.45 nella sala della Comunità montana Evançon, in località Le Murasse, a Verrès.
(re. vdanews.it)