Calcio: Vallée d’Aoste in cerca del colpaccio con la Giacomense
«Noi non ce ne occupiamo. Per questo c’è la società, pensiamo solo a lavorare e a continuare nei miglioramenti intravisti nelle ultime uscite». E’ serafico Alexandro Dossena, vice di Benny Carbone, che nell’usuale conferenza stampa del sabato, fa glissare l’ultima disavventura capitata in casa Vallée d’Aoste. I granata, infatti, sono stati condannati dalla Commissione accordi economici a sborsare entro, trenta giorni, 8170 euro per coprire i rimborsi spese di due protagonisti della cavalcata dello scorso anno, Fabio Cusano (5355 euro) e Pierpaolo Masi (2815), fino a gennaio. In attesa di capire cosa succederà per gli altri ricorsi pendenti, Dossena pensa alla partita con la Giacomense, che si preannuncia come un crocevia importante per la stagione, dopo il pari con la capolista Castiglione ottenuto la scorsa settimana. All’appello mancheranno l’infortunato Riccardo Enrico, Jiday e Temelin (vicini al recupero, si stanno allenando in gruppo) e l’influenzato Aracri. «Sarà un’ulteriore verifica – spiega Dossena – per capire se i concetti e il lavoro in cui crediamo danno i propri frutti. Sarà una partita difficile, come tutte, la Giacomense era partita con grandi ambizioni, ma non ci interessa. Dobbiamo pensare a noi stessi». A convincere, per ora, c’è soprattutto la difesa, che prende pochi gol, mentre l’attacco risulta ancora poco concreto. «La squadra sta crescendo – illustra ancora il vice di Benny Carbone -. La fase difensiva ora va bene, ed è un buon segnale, visto che è l’aspetto su cui finora abbiamo lavorato di più. Ora, poi, ci concentreremo sull’attacco, senza pensare ad altri possibili innesti, perché gli uomini che abbiamo ci fanno stare abbastanza tranquilli». Il punto di domenica scorsa può lasciare un po’ l’amaro in bocca, visti i tanti complimenti ricevuti. «E’ vero, potevamo prendere i tre punti – ricorda ancora Dossena -, ma siamo contenti perché abbiamo avuto dei segnali davvero incoraggianti. A parte il primo quarto d’ora un po’ timoroso, siamo riusciti a fare la partita contro la prima della classe».
Al pari del mister, Alexandro Dossena non si sbilancia sull’undici che scenderà in campo domenica in terra ferrarese. «Abbiamo ancora qualche dubbio da risolvere – spiega il vice di Carbone -. Abbiamo un gruppo disponibile, che ha voglia di lavorare e noi scegliamo con l’unico criterio della meritocrazia. I ragazzi si sono allenati bene, per cui rendono difficoltose le scelte. E’ ottimo per noi, perché ci permette di tenere tutti sulla corda».
Un posto nel cuore del centrocampo potrebbe spettare a Davide Nicola, il milanese classe ’92 che sta destando buona impressione in questo inizio di stagione. «Con la Giacomense non sarà decisiva – sorride – perché mancano ancora tante gare. Certo, è già uno scontro diretto e noi vogliamo fare punti: siamo stufi di prendere i complimenti e lasciare i punti agli altri. Anche se come gruppo siamo contenti di aver dimostrato di potercela giocare con tutti». Nocciola non trova grandi differenze rispetto alla gestione tecnica di mister Zichella («lavoravamo sodo anche prima») e non vuole nemmeno sentire parlare di campionato condizionato dalle assenze: «La valutazione va fatta alla fine – chiosa -, ma non credo che le assenze abbiano pesato troppo. La squadra si è quasi sempre dimostrata competitiva, anche perché in questa categoria non vedo dei fenomeni inarrivabili».
La chiusura spetta alla situazione stadio e a un campo di casa, San Giusto, distante 80 chilometri. «Abito qui come molti altri, per cui diventa pesante ogni volta farsi tanta strada per giocare in casa – chiude la conferenza Nocciola -. E poi, a casa nostra l’ambiente sarebbe sicuramente diverso, ci sarebbe più gente e più persone legate alla squadra. Capisco che con la crisi sia dura pensare di spendere 50 euro ogni due settimane per venire a vederci: speriamo davvero di tornare a giocare qui, per noi, ma anche per i tifosi».
(alessandro bianchet)