«Il mio, un mestiere nell’ombra»
«Ho scelto di fare la doppiatrice perchè voglio essere una brava attrice. Non devo mostrare canoni estetici; scommetto esclusivamente sulle mie capacità».
Valentina Favazza, classe 1987 ha iniziato a doppiare i suoi film preferiti nella sua cameretta, grazie a un mixer e a un ingegnoso sistema con videocassette e due videoregistratori. Mentre le sue coetanee passavano i pomeriggi in discoteca, Valentina trasformava la sua cameretta in una sala di doppiaggio.
Su Gazzetta di lunedì 19 novembre, Valentina si racconta; «sono un’attrice nell’ombra».
(cinzia timpano)