Pirogas: don Rosset invita a «non delegare ad altri la propria reponsabilità per un problema tanto importante»
Sul pirogassificatore e sul referendum nelle ultime settimane sono intervenuti un po’ tutti ma tra gli interventi di medici, esperti del mondo scientifico, artisti, politici, semplici cittadini spiccava il silenzio della Chiesa.
Negli ultimi giorni qualche parroco ha iniziato a dire la sua nelle omelie delle messe, sollecitato dai propri parrocchiani, e uno, don Sergio Rosset, ha addirittura messo nero su bianco sul sito internet della parrocchia di Quart la sua posizione.
Don Rosset cita la pastorale del vescovo «La fede implica una testimonianza e un impegno pubblici», la carità si esprime anche «nell’assunzione di una responsabilità pubblica, scelta ed elaborata all’interno di un programma di vita e di intervento nella società» e il documento conciliare “Gaudium et Spes” per trarre le sue conclusioni.
«Alla luce di quanto ci dicono la “Gaudium et Spes” e il nostro vescovo – scrive -, mi sembra di poter suggerire a quanti si aspettano da me una risposta a un problema così reale e importante come la costruzione di un pirogassificatore nelle immediate vicinanze della nostra comunità parrocchiale di: 1- informarsi, per quanto ci è dato, da fonti veritiere e, il più possibile, disinteressate, approfondendo la conoscenza della situazione scindendo il vero problema (il pirogassificatore) da qualsiasi altra questione o posizione estrema (economica o politica); 2- elaborare individualmente o assieme ad altri dati e le informazioni raccolte per arrivare a una personale idea sui benefici, o rischi, che potrebbero sorgere una volta realizzato; 3- esprimere il proprio parere sul quesito referendario senza delegare ad altri la propria personale responsabilità pubblica per un problema tanto delicato e importante, che va a toccare l’ambiente e la salute propria e altrui, guidati da una motivazione etico-morale e dalla convinzione personale, maturata informandosi e confrontandosi con altri.
Il parroco don Sergio Rosset»
Il vescovo, sollecitato anche da una lettera aperta di una abitante di Quart pubblicata sul nostro quotidiano online, contattato telefonicamente «per il momento preferisce non intervenire sull’argomento» come riferisce il segretario Gilbert Turcotti.
(erika david)