Saint-Pierre, «esigiamo i dati su Allô Nuit»
E’ tornata sui banchi del Consiglio comunale di Saint-Pierre la questione Allô Nuit, il servizio di trasporto a chiamata nelle ore notturne, che i Comuni, dopo una fase sperimentale, sono stati chiamati a pagarsi.
Si è tornati sull’argomento, nella seduta consiliare di mercoledì sera, in risposta a una interrogazione della minoranza consiliare che intendeva far luce sull’utilità del servizio e sulle intenzioni dell’amministrazione comunale.
L’assenza di dati oggettivi sul numero degli utenti che utilizzano il servizio, ha spiegato l’assessore Diego Lale-Murix, non permette al momento di fare riflessioni sulla sua utilità. «Non abbiamo intenzione di disservire la comunità, ma in momenti come questi bisogna fare attenzione a come si spendono i soldi – aggiunge l’assessore . Ho chiesto all’assessore regionale ai Trasporti, ma l’assessorato e, pare, nemmeno la ditta che si occupa del servizio, hanno dei dati per capire se vale la pena continuare o meno».
Il servizio pesa sulle casse comunali per circa 3.200 euro l’anno. «Una cifra relativamente bassa se gli utenti sono, per esempio, 300 a settimana, ma se dovesse essere uno solo, certo è un costo non proporzionato – ha fatto notare il capogruppo di minoranza, Marco Carlin -. Dalla serie di vostre delibere emerge l’intenzione di chiudere a fine anno, ma prendere una decisione di questo tipo senza avere dei dati sui quali ragionare…»
«I taxisti ci hanno promesso che in questo mese avrebbero raccolto dei dati – spiega Lale-Murix – certo saranno dati parziali, raccolti in fretta e solo per un periodo limitato, ma almeno ci daranno un pochino il polso della situazione. Al momento non avere i numeri non ci permette di fare nessuna riflessione».
Erika David