Stop di tre anni allo sfruttamento idroelettrico dei corsi d’acqua
Con la revisione delle delibera datata 2008, la giunta regionale ha deciso di sospendere per tre anni le domande di sfruttamento a fini idroelettrici dei corsi d’acqua.
«Negli ultimi anni stanno rapidamente cambiando le condizioni che un tempo permettevano un ampio sfruttamento della risorsa idrica per la produzione di energia idroelettrica – ha spiegato l’assessore Marco Viérin -. Levoluzione normativa in atto, in particolare per quanto concerne gli incentivi economici alle energie rinnovabili, e gli obiettivi della nuova programmazione europea e nazionale nel settore idrico previsti per il 2015, associati allo sviluppo delle attività sportive e ricreative che interessano i corsi dacqua e lestrema variabilità nei deflussi in conseguenze dei cambiamenti climatici, si è ritenuto di rivedere la politica di utilizzo delle acque. In tal senso, si rende necessario evitare, per i prossimi tre anni, che siano presentate nuove domande di derivazione di acqua a scopo idroelettrico, procedendo nel monitoraggio iniziato e verificando levoluzione della situazione al fine di ottenere un miglioramento delle condizioni dei corsi dacqua».
«Non saranno accettate nuove domande impattanti – ha precisato il presidente – fatto salve tutte le azioni già presentate, i rinnovi di concessione e eventuali ammodernamenti di impianti. Con questa delibera si chiude il percorso di sperimentazione fatto dagli autoproduttori e da Cva che garantisce un minimo deflusso a tutela del sistema ittico e della microfauna acquatica».
L’eccezione riguarda anche il rifornimento energetico di alpeggi, rifugi di montagna e tutte le situazioni di isolamento, per una produzione massima di 50 kW.
(erika david)