Edilizia e turismo a rischio infiltrazioni mafiose
In Valle d’Aosta ”la malavita organizzata non si è sviluppata in maniera impetuosa come in altre regioni e i settori più esposti al rischio sono l’edilizia e le attività turistiche di ristorazione e alberghi”. Lo riferisce il presidente della commissione consiliare speciale per l’esame del fenomeno delle infiltrazioni mafiose, Diego Empereur, al termine della seduta di oggi.
E’ stata approvata all’unanimità la relazione sull’andamento dei propri lavori, che sarà presentata al Consiglio regionale nell’adunanza del 21 e 22 giugno.
”Dal lavoro svolto in questi primi mesi – aggiunge Empereur – emerge la constatazione che la costituzione della Commissione speciale ha favorito la giusta presa di coscienza e il conseguente dibattito sulla tematica in questione. E’ stata auspicata da più parti la necessità che vengano gettate le basi per la necessaria sinergia tra i vari attori che operano sul territorio della nostra regione allo scopo di favorire un importante canale di dialogo per il futuro”.
”Dalle audizioni avute in questi mesi emerge un quadro inquietante sulla presenza e sulle potenziali capacità di infiltrazione della ‘ndrangheta nel tessuto economico, sociale e politico della nostra regione”. Lo sostiene il consigliere di Alpe, Alberto Bertin, commentando gli esiti del lavoro della Commissione consiliare speciale per l’esame del fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle d’Aosta.
Secondo Alberto Bertin (Alpe) quello della criminalità organizzata è “un fenomeno conosciuto da tempo, sottovalutato dalle istituzioni politiche locali, che pare ormai in via di consolidamento e che avvalora le preoccupazioni che ci hanno indotto a richiedere l’istituzione di una commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose nella nostra regione”.
Il consigliere auspica che ”i lavori della Commissione procedano con un’approfondita analisi del fenomeno, dotandosi degli strumenti necessari a questo scopo. Un fenomeno, quello delle infiltrazioni mafiose, se non contrastato adeguatamente, in grado di condizionare pesantemente il futuro della nostra regione”.