St-Denis, al castello di Cly per parlare di stregoneria
La stregoneria e il neopaganesimo sbarcano al castello di Cly. Sarà Saint-Dinis a ospitare la terza edizione del Convegno Interregionale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta ‘La stregoneria nelle Alpi Occidentali’. L’evento si spossa con la storia del comune e del castello di Cly legato ai processi alle streghe», ha sottolineato Rosy Faletti, assessore comunale alla Cultura e presidente dell’associazione Maniero di Cly nel presentare la manifestazione in calendario il 23 e il il 24 giugno prossimi. La giornata di sabato è dedicata allo studio e all’analisi «scientifica del fenomeno, partendo da documenti storici. Il tema è controverso e costellato da sciocchezze che, amplificate nell’Ottocento, sono assurte a verità e dalle quali vogliamo sgombrare il campo», ha sottolineato Sandy Furlini, ideatore del simposio e presidente del Circolo culturale Tavola di Smeraldo. In serata va in scena lo spettacolo del valdostano medievista Ezio Grange ‘Johanneta, solo una donna. La vicenda umana di una strega», dedicato a Johanneta Cauda , accusata di stregoneria, rinchiusa a Cly, processata e bruciata sul rogo nel 1428. Domenica alle tavole rotonde si affiancheranno iniziative collaterali: mostre, passeggiate alla ricerca delle erbe delle streghe e visita guidata al maniero. «L’evento si inserisce nella filosofia di abbinare l’evento al luogo in un’ottica di sviluppo della filiera del turismo attraverso momenti culturali», ha aggiunto l’assessore alla Cultura Laurent Viérin che ha anticipato che «il Festival del Medioevo di settembre approfondirà il tema sotto altre angolazioni». Interveranno all’evento storici, ricercatori, scrittori tutti conoscitori dell’Inquisizione, delle tradizoni magico-popolari e della stregoneria. «Nel tempo e nello spazio e non limitata a un solo periodo storico», ha puntualizzato Furlini, citando le pratiche di stregoneria ancor oggi in uso nell’Africa Nord-Occidentale.