Saint-Pierre, porte chiuse sulla delibera illegittima
É stata discussa a porte chiuse l’interpellanza della minoranza consiliare che chiede spiegazioni sulla nota inviata dal segretario comunale a tutti i gli amministratori, nella quale «si invitava i consiglieri a riflettere sul contenuto della deliberazione inerente la riqualificazione dell’area di Brean, perché così come formulata è priva di legittimità».
La convenzione approvata, a maggioranza, dal Consiglio comunale lo scorso mese di luglio, prevede lo stoccaggio nell’area di Brean di circa 70 mila metri cubi di materiale di scavo dei lavori per la realizzazione della Nuova università.
I consiglieri di minoranza hanno affidato a una nota le considerazioni sulla discussione avuta in aula sottolineando come «il tono, la forma e la sostanza della lettera che ci è giunta dopo tre mesi dall’approvazione della deliberazione del Consiglio comunale non lascia dubbi circa la gravità della situazione e delle responsabilità che da essa derivano». Dal momento che da parte del governo non è giunto nessun chiarimento l’opposizione ha interpellato il sindaco per averne ma la risposta ricevuta, a detta degli interpellanti, è stata «lapidaria, sterile, inconsistente, sostanzialmente prevedibile. Nessuna ammissione di responsabilità in quanto bene o male il segretario aveva apposto il suo consenso, nessun dubbio circa la validità nonostante esistono prove documentate da noi espresse che non fanno altro che anticipare quanto affermato dal segretario a ottobre nella sua lettera».
Minimizza l’allarmismo espresso dalla minoranza, il sindaco Daniela Lale-Demoz: «Non esistono fondamenti per essere allarmisti. Questo è un modo loro di interpretare le cose. Io dò dati oggettivi».
La delibera al centro della polemica tornerà in Consiglio: «Ci siamo accorti cammin facendo che bisognava ottemperare a una normativa di legge, ci stiamo lavorando. La segretaria comunale ha deciso di agire in questo modo, ne prendiamo atto»
(erika david)