Courmayeur, microesplosioni in parete
Sabato le squadre al lavoro sulla parete del Mont de la Saxe oggetto di bonifica hanno posizionato due cariche nel blocco, di circa 140 metri cubi, in testa al canalone sul versante verso il Monte Bianco. In questi giorni si dovrebbe procedere con l’esplosione delle minicariche per una demolizione controllata del masso e il proseguimento dell’attività di disgaggio.
Dall’incontro di venerdì scorso tra i tecnici e gli sfollati è emerso che, se le condizioni meteo continueranno a mantenersi buone, saranno ancora necessarie due settimane per completare tutte le bonifiche necessarie.
Entro la fine della settimana potrebbe già essere aperta parzialmente un’area della zona evacuata, mentre la riapertura totale sarà possibile solo dopo il completamento della bonifica della zona del canalone.
L’amministrazione comunale mantiene aperta la possibilità di rientri assistiti degli sfollati nelle proprie case, a meno che le condizioni di rischio dovessero improvvisamente aggravarsi.
I danni registrati finora sono di entità molto inferiore alle aspettative, eccezion fatta per lo stabilimento Grivel (in foto il tetto e alcuni dei sassi caduti), che fin dall’inizio si sapeva essere esposto ai maggiori rischi.
(erika david)