Disastro aereo sul Rutor: la Procura chiede il giudizio immediato per Philippe Michel
Nell'incidente tra un elicottero e un piccolo aereo avevano perso la vita sette persone
Il pm Carlo Introvigne ha chiesto al gip di procedere con “giudizio immediato” nell’ambito dell’inchiesta relativa al disastro aereo avvenuto a fine gennaio sul ghiacciaio del Rutor.
Philippe Michel, pilota francese che si trovava sul velivolo proveniente dalla Francia, è imputato per disastro aereo e omicidio colposo. L’uomo si trova ai domiciliari da febbraio.
Disastro aereo
Secondo la tesi della Procura aostana, Michel avrebbe tenuto una condotta negligente e imprudente, «segnatamente sorvolando quale comandante e istruttore di volo di un velivolo francese – partito da Megève con a bordo due allievi – la zona del ghiacciaio Rutor, senza prestare attenzione durante il volo a vista alla presenza di altri velivoli che impegnavano la medesima area».
In aggiunta, l’imputato non avrebbe rispettato quanto previsto dal Regolamento di Esecuzione della Commissione europea in materia di presentazione obbligatoria del piano di volo, non avendo preventivamente comunicato alcun piano alla Torre di controllo di Aosta, né ad altra autorità italiana o francese preposta al controllo del traffico aereo.
Ulteriori violazioni riguarderebbero il testo del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti recante le “Norme di attuazione della legge concernente la liberalizzazione dell’uso delle aree di atterraggio”, il quale prevede che l’uso delle aviosuperfici occasionali sia limitato ai voli con origine e destinazione nel territorio nazionale. Sempre in base al decreto ministeriale, Philippe avrebbe violato l’articolo 9, il quale prevede che, prima di iniziare un volo su una aviosuperficie occasionale, il pilota debba trasmettere alla direzione areoportuale e all’autorità di pubblica sicurezza competenti territorialmente varie informazioni; tuttavia, dalle indagini è emerso che nessuna informazione è stata comunicata o trasmessa. Inoltre, il decreto stabilisce i requisiti di abilitazione al pilotaggio su aviosuperfici in pendenza e/o a fondo innevato o ghiacciato, disponendo che le abilitazioni rilasciate da paesi membri dell’Organizzazione aviazione civile internazionale possano essere convalidate unicamente mediante autorizzazione temporanea dell’Enac.
Secondo gli inquirenti, con tali condotte, il pilota francese avrebbe cagionato la caduta dell’aeromobile (che l’imputato stava pilotando) e di un elicottero della Gmh.
Le vittime
Nell’incidente hanno perso la vita sette persone: Frank Henssler, Christoph Jakob, Ingridi Jakob, Schierer Max, Anraud Goffin, Bruno Marais e Maurizio Scarpelli. Philippe Michel era invece rimasto gravemente ferito, così come Martin Werner; quest’ultimo viaggiava sull’elicottero.
Le indagini
Alle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Introvigne, hanno partecipato il Soccorso alpino delle Fiamme gialle, il Norm dei Carabinieri di Aosta e l’Ansv.
Coinvolta anche la Procura di Parigi che, in base a quanto si è appreso, ha raccolto materiale in terra francese.
(f.d.)