Casinò: Rollandin indagato per abuso d’ufficio continuato
Secondo la Procura di Aosta, l'allora presidente avrebbe fornito garanzie a tre banche (attraverso tre lettere su carta intestata della Regione) sulla situazione debitoria della Casa da gioco di Saint-Vincent
Abuso d’ufficio continuato per aver garantito, attraverso lettere su carta intestata della Regione, tre istituti bancari per 20 milioni di euro di esposizione debitoria del Casinò di Saint-Vincent.
Questo il capo di accusa che pende sull’ex presidente della Regione, Augusto Rollandin, indagato dalla Procura di Aosta nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal pm Luca Ceccanti e portata avanti dalla Guardia di Finanza.
Perquisizioni
Sono da far risalire a questo nuovo atto che vede invischiata nuovamente la casa da gioco le perquisizioni avvenute questa mattina, che hanno visto le Fiamme Gialle acquisire documentazione alla luce delle tre nuove lettere emerse nell’ambito del procedimento relativo al “concordato” del Casinò.
Nell’azione sono stati coinvolti una quindicina di militari, che hanno perquisito gli uffici di palazzo regionale per circa due ore.
La ricostruzione
Secondo quanto ricostruito dalla Procura, l’allora presidente della Regione, tra il marzo e il maggio 2014, avrebbe inviato tre missive a Banca Passadore, BCCV e Popolare di Sondrio, le maggiori creditrici della casa da Gioco, appunto per fornire garanzie sull’esposizione debitoria del Casinò de la Vallée.
Secondo gli inquirenti, i fatti sarebbero avvenuti all’insaputa dell’amministrazione regionale, con Rollandin ad agire senza alcuna delibera, in una situazione che, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe aver richiesto l’approvazione di una legge (in tal senso sono in corso approfondimenti).
Rollandin unico indagato
Secondo quanto ricostruito, l’allora presidente Rollandin sarebbe l’unico indagato e sarebbe stato invitato a presentarsi in Procura, con l’interrogatorio fissato per lunedì mattina.
Sempre secondo quanto appreso, le lettere ritrovate saranno ora inviate alla Procura di Torino in vista dell’appello sul procedimento penale riguardante il Casinò; in primo grado, i sette imputati (a parte l’ex au, Luca Frigerio, per cui è in corso il processo con rito abbreviato) erano stati tutti assolti.
Dalla Presidenza
Conferma il presidente della Regione Antonio Fosson. «Ho ricevuto la visita delle Fiamme gialle presto in mattinata; i finanzieri hanno acquisito documentazione inerente il casinò». Negano Fosson, nel 2014 assessore alla Sanità, e Renzo Testolin, allora assessore all’Agricoltura, di essere a conoscenza delle lettere su carta intestata della Regione a tre istituti bancari a garanzia di debiti contratti dalla casa da gioco. «Non c’è stato passaggio in giunta e non sono atti governativi di cui potessimo essere a conoscenza» dicono con una sola voce. Fosson ha ribadito «abbiamo garantito la massima collaborazione agli inquirenti».
In foto, Rollandin all’uscita del Tribunale dopo l’arringa del suo avvocato nell’ambito di un processo per corruzione.
(al.bi. fe.do. da.ch.)