Arresti per ‘ndrangheta: il sindaco di Aosta: «niente da nascondere, mi guardo allo specchio sereno»
Secondo le indagini degli inquirenti, il sindaco del capoluogo ha rifiutato l'appoggio del locale di ndrangheta in occasione delle elezioni comunali del maggio 2015.
Arresti per ‘ndrangheta: il sindaco di Aosta: «niente da nascondere, mi guardo allo specchio sereno».
Cosa hanno accertato gli inquirenti
«Si è accertato che Antonio Raso, ha proposto l’appoggio del locale di Aosta anche all’attuale sindaco di Aosta Fulvio Centoz, durante un incontro tenutosi prima delle elezioni del maggio 2015 – appoggio che Centoz non ha accettato» – scrivono gli inquirenti che hanno condotto le indagini dell’operazione Geenna.
Le parole del sindaco
«Non mi ricordo di essere stato avvicinato da nessuno che volesse offrire sostegno alla mia maggioranza».
Commenta così il sindaco di Aosta Fulvio Centoz le dichiarazioni degli inquirenti che hanno condotto l’operazione Geenna che ha portato all’arresto questa mattina di noti esponenti politici valdostani fra cui il consigliere regionale Marco Sorbara, il consigliere comunale Nicola Prettico, l’assessore comunale Monica Carcea e il noto ristoratore aostano Tonino Raso.
Le dichiarazioni rilasciate durante la conferenza stampa che si è svolta in tarda mattinata presso la Procura della Repubblica di Torino non lasciare spazio a fraintendimenti: l’offerta di un appoggio non è stata accettata da Centoz.
«Non ho nulla di nulla da nascondere – commenta il sindaco del capoluogo -. Se qualcuno mi ha chiesto qualcosa io mi sono tirato indietro.
Mi alzo al mattino e posso guardarmi con tranquillità allo specchio. Se fosse stata una cosa chiara e lampante non avrei esitato a denunciare.
Evidentemente questa cosa è uscita all’interno di un contesto che non dava nell’occhio e non ho considerato l’episodio di una rilevanza tale da doverlo denunciare».
Fra gli arresti eseguiti questa mattina compaiono anche Marco Sorbara, ex assessore alle politiche sociali del comune di Aosta, e il consigliere comunale dell’Union Valdôtaine Nicola Prettico.
Entrambi i consiglieri fanno parte della maggioranza che, nel consiglio comunale di Aosta, sostiene il sindaco Fulvio Centoz.
Centoz: non accetto equazione unionista uguale colluso
«Non accetto che si faccia l’equazione per cui se alcuni personaggi dell’Union Valdôtaine hanno dei problemi con la giustizia allora tutta la mia maggioranza e tutta l’Union sono collusi con la criminalità. Le responsabilità penali sono personali.
Quello che fanno Sorbara e Prettico al di fuori dell’aula del Consiglio regionale attiene a una loro precisa responsabilità penale e personale».
«Rispetto della legalità irrinunciabile»
Sul rispetto della legalità Centoz aggiunge. «Ogni volta che ho ritenuto che ci fossero pressioni sul sottoscritto o sulla mia maggioranza mi sono mosso per garantire il rispetto della legalità. Quando ho subito pressioni sul bando anziani ho subito fatto la segnalazione al Presidente dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) Cantone di possibili sospetti di pressioni per modificare l’appalto e a loro ho chiesto come muovermi».
Già stamattina, in Consiglio comunale, il sindaco Fulvio Centoz era intervenuto piccato alle dichiarazioni del consigliere M5S Luca Lotto; il tema era proprio quello dell’esistenza o meno della ‘ndrangheta in Valle d’A0sta e dell’equazione calabresi uguale ‘ndranghetisti. (link qui sotto)
Nella foto in alto, il sindaco Fulvio Centoz, a destra, in piedi, durante una seduta del Consiglio comunale.
(simona campo)