Carta di Chivasso, ad Aosta una conferenza per il 75° anniversario
Il presidente del Consiglio della Valle d'Aosta Emily Rini ha ricordato che il documento è alla base del moderno pensiero autonomista e federalista
Carta di Chivasso, manifesto del federalismo, ad Aosta una conferenza per ricordarne la sottoscrizione. «Un documento rivoluzionario, frutto di coraggio e di lungimiranza politica. Ancora oggi è giustamente considerato alla base del moderno pensiero autonomista e federalista italiano». Così ricorda la Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, il 75° anniversario della Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine. Fu siglata il 19 dicembre 1943 a Chivasso. A sottoscriverlo furono Emile Chanoux e Ernest Page in rappresentanza dei valdostani, Osvaldo Coïsson, Gustavo Malan, Giorgio Peyronel e Mario Rollier, in rappresentanza delle valli valdesi.
«La Carta di Chivasso – prosegue la presidente Rini – dimostra come l’identità dei popoli, l’Autonomia e il federalismo siano valori insiti nella nostra specificità. Un messaggio fortemente sentito in Valle d’Aosta che ha caratterizzato l’azione politica valdostana dal dopoguerra ad oggi».
La conferenza di Autonomie 4.0
L’anniversario sarà ricordato alle 20.30 nella sala convegni della BCC di Aosta. Interverranno i professori Paolo Gheda e Patrik Vesan dell’Università della Valle d’Aosta, il professor Sergio Pistone dell’università di Torino (nonché membro del della direzione nazionale del Movimento Federalista Europeo), Giampaolo Meneghini membro del Segretariato Generale del Parlamento Europeo.
L’appuntamento è promosso da Autonomie 4.0, associazione informale di liberi cittadini. Per gli organizzatori «l’obiettivo di questo incontro è quello di stimolare una vasta riflessione che ponga le basi per una rinnovata convergenza dell’intero mondo autonomista e che possa anche essere il primo momento di una fattiva e coraggiosa valutazione sulla possibilità di una candidatura unica del fronte autonomista valdostano alle elezioni europee del 2019».
All’evento La Vallée d’Aoste et le Défi Européen collaborano Alpe, Area Democratica – Gauche Valdôtaine, Europeisti Popolari Autonomisti Valdostani, Pour Notre Vallée, Stella Alpina, Union Valdôtaine, Union Valdôtaine Progressiste.
La Carta di Chivasso
La dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine, meglio conosciuta come Dichiarazione (o Carta) di Chivasso, è un documento firmato il 19 dicembre 1943 a Chivasso, durante un convegno clandestino organizzato da esponenti della Resistenza delle valli alpine. All’incontro parteciparono dalla Valle d’Aosta il notaio Émile Chanoux – che pochi mesi dopo morirà nel carcere fascista – e Ernest Page, mentre Federico Chabod aveva inviato un suo documento e Lino Binel non era potuto venire perché in carcere; per le valli valdesi erano presenti Osvaldo Coïsson e Gustavo Malan, venuti da Torre Pellice, e Giorgio Peyronel e Mario Alberto Rollier, rispettivamente dell’Università e del Politecnico di Milano.La Carta di Chivasso postulava la realizzazione di un sistema politico federale e repubblicano su base regionale e cantonale.
(da.ch.)