Processo Casinò: difesa Rollandin chiede «assoluzione»
Questo quanto emerso dall'arringa di oltre due ore dell'avvocato Carlo Federico Grosso nell'ambito dell'udienza preliminare per il procedimento di truffa e falso in bilancio
Chiede «l’assoluzione perché il fatto non sussiste», in quanto a loro avviso «non c’è alcuno degli elementi costitutivi di tale delitto». Questa la posizione espressa dall’avvocato Carlo Federico Grosso, uno dei difensori di Augusto Rollandin (l’altro è Giorgio Piazzese, che aveva parlato la volta scorsa), nella terza udienza preliminare del processo per truffa e falso in bilancio, relativo ai finanziamenti erogati dalla Regione Valle d’Aosta al Casinò di Saint-Vincent.
Due ore di arringa
Nel corso delle oltre due ore di arringa, seguite all’intervento di Salvatore Catalano, difensore della Casa da gioco termale (considerata dalla procura «ente responsabile»), Grosso ha sostenuto come non ci sia «nessuno degli elementi costitutivi della truffa» in quanto non esisterebbero «artifici e raggiri, non c’è induzione in errore, non c’è una disposizione patrimoniale che altrimenti sarebbe stata assunta e soprattutto non c’è profitto ingiusto del Casinò dalla Regione», ribadendo quanto già espresso dall’avvocato Piazzese nella precedente udienza.
Le richieste del pm
Ricordiamo che per l’allora presidente della Regione, Augusto Rollandin, il pm Eugenia Menichetti ha chiesto quattro anni e otto mesi di reclusione per truffa ai danni dello Stato continuata e in concorso.
(re.newsvda.it)