Con il Jobs act meno contenziosi per i licenziamenti illegittimi
Il convegno sul diritto del lavoro è stato organizzato da Confindustria
Si è parlato di Jobs act e di licenziamenti – in calo i contenziosi rispetto quelli illegittimi – al convegno annuale di diritto del lavoro organizzato, nel pomeriggio di venerdì 15 giugno a Palazzo regionale ad Aosta, da Confindustria Valle d’Aosta in collaborazione con l’ordine degli avvocati del foro di Aosta e l’ordine dei Consulenti del lavoro della Valle d’Aosta.
«Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e a volte è necessario fermarsi per analizzare i cambiamenti in atto. Per questo abbiamo voluto organizzare questo incontro, per fare chiarezza su un tema delicato come la disciplina del licenziamento dopo l’introduzione del Jobs Act». A sottolinearlo Alfredo Lingeri che ha introdotto i lavori portando i saluti di Confindustria.
I relatori
Al convegno, svoltosi nel salone Maria Ida Viglino di Palazzo Regionale, hanno partecipato la professoressa Giovanna Pacchiana Parravicini docente di diritto del lavoro presso l’università del Piemonte orientale, Raffaele De Luca Tamajo professore emerito di Diritto del lavoro presso l’università Federico II di Napoli, il professor Arturo Maresca titolare della cattedra di diritto del lavoro presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma, Luca Fadda giudice della sezione civile del Tribunale di Ivrea e l’avvocato Andrea Noro del Foro di Aosta.
I relatori si sono avvicendati analizzando il decreto legislativo n. 4 del 23 marzo 2015, sul contratto di lavoro a tutele crescenti, soffermandosi in particolare sulla nuova disciplina relativa al licenziamento per giusta causa.
La giusta causa
«Nel periodo tra il 2012 e il 2015 il diritto del lavoro ha subito un’importante attività riformista che ha stravolto la logica tradizionale del licenziamento illegittimo la cui conseguenza naturale era il reintegro nel posto del lavoro» ha evidenziato il professor Tamajo che ha spiegato come con il decreto sia stato introdotto un momento bifasico che separa il momento dell’accertamento della sussistenza della giusta causa dal momento sanzionatorio. «In passato, – ha sottolineato il professor Maresca – se veniva accertata l’illegittimità del licenziamento, il procedimento si concludeva con il reintegro sul posto del lavoro, a prescindere dalla natura dell’illegittimità del licenziamento stesso. Con i decreti del Jobs Act il giudice può scegliere fra diversi tipi di sanzione, fra cui il riconoscimento di un indennizzo. Cambia la prospettiva: il reintegro non viene eliminato del tutto ma è previsto relativamente a casi specifici».
Tuttavia permangono numerosi dubbi interpretativi rispetto ad alcuni aspetti della norma che comunque ha favorito, così come rilevato dall’avvocato Noro, una diminuzione dei contenziosi in materia di licenziamento illegittimo a favore della conciliazione.
(si.ca.)