Corruzione elettorale, indagato candidato Uv Domenico Avati
Domenico (Mimmo) Avati, 53 anni, dipendente del Casinò di Saint-Vincent e terzo escluso nella lista dell’UV alle recenti elezioni regionali, è accusato dalla procura aostana di corruzione per presunta offerta di denaro e pressioni da parte dello stesso Avati in cambio di voti. Avati sarebbe l’unico indagato.
Gli inquirenti ipotizzano sia la corruzione elettorale (offerta di utilità in cambio si voti) sia le pressioni a fini elettorali nell’ambito della Casa da gioco.
Terzo escluso per 236 voti, Domenico Avati alle elezioni regionali del 20 maggio scorso aveva ottenuto 815 preferenze, risultando terzo escluso nell’Uv, con 236 voti in meno del settimo e ultimo eletto nelle fila dell’Union, Luca Bianchi.
Lavoro in cambio di voti
L’ipotesi su cui lavorano gli inquirenti è che Domenico Avati, in cambio di voti alle ultime elezioni regionali, promettesse posti di lavoro, anche temporanei, e spostamenti nell’ambito dell’organico del Casinò di Saint-Vincent. La governance della Casinò de la Vallée sta valutando il caso; potrebbe scattare una sospensione.
Nella Casa da gioco Avati è attualmente responsabile dei servizi di conta e segretariato e precedentemente era stato direttore del personale.
Secondo gli inquirenti, presunte promesse e pressioni sarebbero state rivolte sia ai dipendenti sia agli aspiranti collaboratori del Casinò. Al termine delle perquisizioni, gli sono stati sequestrati appunti e materiale informatico, che sono al vaglio degli investigatori.
Le ipotesi di reato
Le ipotesi di reato fanno riferimento a presunte violazioni della legge elettorale (Dpr 361 del 1957). Le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Saint-Vincent e Chatillon sono coordinate dal pm Luca Ceccanti e dal procuratore paolo Fortuna.
(re.newsvda.it)