Stangata autostrada, i sindaci della Valdigne si oppongono
«No» alla stangata d’inizio anno dell’autostrada Aosta Ovest – Courmayeur. La contrarietà è manisfestata dai sindaci dell’Unité des Communes Valdigne-Mont-Blanc (Courmayeur, Morgex, Pré-Saint-Didier, La Salle, La Thuile).Per i cinque sindaci, l’incremento della tariffa del 52,69% applicato dalla Rav per l’anno in corso è da ritenere assolutamente inopportuno e dannoso per le comunità locali, per l’utenza, per tutto il sistema della Valdigne e non solo.«Non possiamo esimerci dal fare alcune importanti riflessioni all’interno del dibattito che in questi giorni si è avviato sul delicato e già complesso tema dei trasporti – sottolineano i sindaci della Valdigne -. Le conseguenze che questo aumento della tariffa genererà sulla viabilità e sul traffico verso il traforo del Monte Bianco e nei territori dell’Alta Valle sono assolutamente negative».Perché no al rincaro
- Sul piano della sicurezza stradale si determineranno dunque forti criticità: maggiore traffico determina minore sicurezza su un sistema viabile meno ricettivo rispetto a quello autostradale. Inevitabilmente l’aumento del traffico civile sulla S.S. 26 metterà nuovamente a rischio la sicurezza delle persone.
- Ripercussioni negative non mancheranno sul turismo e sull’indotto economico della Valdigne. Un prezzo così alto è un deterrente alla frequentazione dei territori dell’alta Valle quale meta turistica e rischia di danneggiare gli sforzi che in questi anni sono stati fatti per creare un’offerta turistica di qualità. Si aggiunga, su questo fronte, anche il danno di immagine che ci vede già tra le autostrade più care d’Italia, su un tratto di poco più di 30 km.
- Sul piano ambientale rischiamo passi indietro rispetto al passato e agli accordi che nel tempo sono intercorsi al fine di ridurre il traffico pesante sulla S.S. 26. Con rincari così alti è immaginabile fin da subito un importante incremento dei passaggi di veicoli sulla Strada Statale e nel tempo anche di mezzi pesanti che per evitare il salasso cercheranno di sfruttare l’alternativa esistente. L’impatto di questo incremento su un tratto stradale non certo adatto a gestire flussi viari importanti è evidente a tutti. Un tale scenario rimetterebbe in campo passate battaglie che sembravano ormai chiuse.
- Dal punto di vista del fondamentale servizio alla comunità, l’utenza dell’autostrada e gli abitanti della Valle d’Aosta non possono continuamente essere vessati per un servizio fondamentale soprattutto per i pendolari e tutti coloro che utilizzano tale tratto viabile per fini diversi. E ancora, tale aumento penalizza, in un periodo economico già difficile per le famiglie, il traffico residenziale, commerciale e turistico della nostra Regione e rappresenta un ulteriore duro colpo, come già detto, al sistema dei trasporti lacunoso e inefficiente per l’Alta Valle.
«A questo punto – concludono i sindaci della Valdigne – le agevolazioni riconfermate per l’anno in corso appaiono chiaramente come un palliativo rispetto ad una decisione che lascia tutti a bocca aperta e che rende evidente, ancora una volta, come gli interessi della popolazione non siano sul tavolo di chi gestisce la tratta autostradale».Gli amministratori locali fanno sapere che porteranno avanti in tutte le sedi istituzionali e politiche le problematiche espresse al fine di dare voce ai problemi della Valdigne e trovare soluzioni rispettose e sostenibili per l’intera comunità e per il sistema valdostano.
(re.newsvda.it)