Corte dei conti: danno erariale per 140 milioni contestato a politici e dirigente regionale
Finanziamenti pubblici concessi al Casinò da Giunta e Consiglio dal 2012
Terremoto a Palazzo regionale. La procura della Corte dei conti della Valle d’Aosta contesta a 21 consiglieri ed ex e a un dirigente un danno erariale per oltre 140 milioni. L’inchiesta contabile si è concentrata sui finanziamenti erogati dalla Regione al Casinò di Saint-Vincent a partire dal 2012, finanziamenti a sostegno dell’operazione di ristruttutazione della casa da gioco e del resort costata oltre 100 milioni.
Tra i destinatari della contestano anche l’attuale presidente della Regione, Pierluigi Marquis (4,4 milioni) e il precedente, Augusto Rollandin (17,2 milioni).
I destinatari
Oltre a Rollandin e Marquis, la procura regionale della Corte dei conti contesta un danno erariale a: Mauro Baccega (7,2 milioni), Luca Bianchi (4,4), Stefano Borrello (3,3), Raimondo Donzel (2,8), Joel Farcoz (4,4), David Follien (3,3), Antonio Fosson (7,2), Giuseppe Isabellon (13,3), Leonardo La Torre (3,3), l’attuale senatore Albert Lanièce (3,3), Aurelio Marguerettaz (17,2), Ennio Pastoret (10), Marinela Péaquin (3,3), Ego Perron (6,1), Claudio Restano (3,3), Emily Rini (6,1), Renzo Testolin (4,4) e Marco Viérin (4,4). Al dirigente regionale dell’assessorato alle Finanze, Peter Bieler viene contestato un danno di 1,5 milioni.
Nessuna contestazione ai consiglieri che allora erano all’opposizione (Alpe, M5S e Uvp), contrari in aula ai finanziamenti pubblici al Casinò di Saint-Vincent.
Finanziamenti contestati
I finanziamenti (tre) furono concessi con delibera di giunta regionale per 80 milioni di euro complessivi, oltre a un rafforzamento dello stato patrimoniale societario per 60 milioni deliberato a maggioranza dal Consiglio Valle.
Il primo provvedimento è la delibera di giunta regionale 1465 del 20 luglio 2012, che prevedeva un mutuo chirografario al casinò di 50 milioni ottenuti da CVA per il tramite di Finaosta. Alla trattazione parteciparono l’allora presidente della Regione, Augusto Rollandin, oltre agli assessori Aurelio Marguerettaz, Giuseppe Isabellon, Albert Lanièce e Ennio Pastoret.
La seconda delibera di giunta contestata è la 1527 del 20 settembre 2013, in cui veniva incaricata Finaosta a stipulare un mutuo chirografario da 10 milioni, finalizzato alla copertura di ulteriori investimenti relativi al Piano di sviluppo. Alla trattazione parteciparono il presidente della Regione e gli assessori Marguerettaz, Baccega, Bianchi, Farcoz, Fosson, Marquis, Testolin e Marco Viérin.
Il terzo provvedimento contestato è la delibera del Consiglio regionale del 23 ottobre 2014 con la quale venne approvato a favore del Casinò un aumento di capitale di 60 milioni per il tramirte di Finaosta in gestione speciale. Votò a favore l’allora maggioranza regionale a 18.
L’ultima delibera contestata è la 1856 del 10 dicembre 2015 con la quale la giunta regionale aveva approvato un finanziamento di 20 milioni per il tramite di Finaosta per sopperire alle temporanee difficoltà finanziarie del Casinò. Alla trattazione presero parte il presidente della Regione e gli assessori Baccega, Fosson, Perron e il neo entrato Raimondo Donzel.
Tre mesi pre presentare memorie difensive
Dalle ricezione della notifica, i destinatari avranno 60 giorni per presentare memorie difensive. Considerata la pausa estiva, il termine sarà presumibilmente verso fine settembre. Dopodiché il procuratore della Corte de conti, Roberto Rizzi, avrà 120 giorni di tempo per formalizzare l’eventuale citazione a giudizio.
(re.newsvda.it)