Arresto Longarini: chiesta la revoca dei domiciliari
«Abbiamo portato all’attenzione del giudice molti elementi e riscontri per dimostrare che le cose non stanno nei termini dell’accusa, e chi accusa se ne assumerà le responsabilità».Questo il primo commento rilasciato dal legale difensore del magistrato Pasquale Longarini, l’avvocato Claudio Soro, poco dopo le 15, al termine dell’interrogatorio di garanzia del suo assistito – durato poco meno di tre ore – davanti al gip del Tribunale di Milano, Giuseppina Barbara.Poco meno di tre ore nel corso delle quali l’ormai ex procuratore capo facente funzioni di Aosta (sospeso giovedì da funzione e stipendio con decreto del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sospensione che per diventare esecutiva dovrà prima passare per la decisione della sezione disciplinare del CSM) ha professato la sua «totale estraneità ai fatti contestati», ovvero i reati di favoreggiamento e di induzione indebita a dare o promettere utilità.Un Pasquale Longarini giunto a palazzo di giustizia a Milano visibilmente teso, anche perché – secondo il suo difensore – le accuse sono state «un fulmine a ciel sereno», con una puntualizzazione: «L’accusa che gli ha fatto più male è quella di aver rivelato un segreto d’ufficio, avvisando una persona intercettata», Gerardo Cuomo, titolare del Caseificio Valdostano di Pollein, a sua volta sottoposto lunedì alla misura cautelare degli arresti domiciliari e questa mattina – prima di Longarini – anch’egli interrogato dal giudice.Entrambi hanno chiesto la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari, istanza in merito alla quale il gip di Milano si pronuncerà nei prossimi giorni.Nelle immagini TGR Rai l’arrivo questa mattina a palazzo di giustizia a Milano di Pasquale Longarini insieme agli avvocati Claudio Soro e Corinne Margueret.(pa.ba.)